La Nuova Sardegna

Nuoro

Infortuni sul lavoro: chiesta più prevenzione

di Federico Sedda
Infortuni sul lavoro: chiesta più prevenzione

Bolotana, successo dell’iniziativa dell’Anmil nella “Giornata della donna” Sabina Contu: «Serve anche sorveglianza sanitaria, l’isola è rimasta indietro»

09 marzo 2017
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BOLOTANA. A dare il senso alla “Giornata della donna” dell'8 marzo ci ha pensato lei, la pasionaria dell'Anmil di Nuoro, tia Pasca Corraine di Orgosolo, 77 anni e non sentirli, da 38 vedova di un malato per cause di lavoro: «Oggi, 8 marzo, non è una giornata di mimose, scioperi e cortei. Oggi – ha detto la pasionaria in brusa e in munnedda (gonna e camicia) parlando in sardo-orgolese che ha reso ancora più significativo il suo applauditissimo intervento – è una giornata di meditazione e di riflessione».

E la “Giornata della donna” festeggiata ieri a Bolotana per iniziativa dell’Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) di Nuoro è stata davvero una giornata diversa. Nell’assemblea che si è tenuta nella sala consiliare del Comune si è parlato di malattie professionali provocate dell’industria, di diagnosi, terapie e sorveglianza sanitaria con particolare riferimento alle donne lavoratrici, la costola debole del mondo del lavoro. Una giornata diversa, resa ancora più emblematica dall’inaugurazione del monumento ai caduti sul lavoro, voluto dall’Amnil di Nuoro, presieduta da Tonino Sechi, e dal comune di Bolotana, che si è tenuta al termine dell’assemblea. I lavori, coordinati dalla presidente dell’Aiea Sardegna (Associazione italiana esposti all’amianto), Sabina Contu, sono stati introdotti dal sindaco, Francesco Manconi, che, oltre a sottolineare il significato del monumento ai caduti sul lavoro realizzato dallo scultore, Fernando Mussone, ha ricordato il dramma dei senza lavoro.

«Un problema – ha detto il primo cittadino – reso ancora più drammatico dalla mancanza di prospettive e dalla solitudine in cui vengono lasciati i nostri paesi».

Sabina Contu, dal canto suo, ha ricordato la lunga e tormentata battaglia che l’Aiea sta conducendo per il riconoscimento dei diritti che spettano ai lavoratori, quali quelli di Ottana, che hanno lavorato a contatto con l’amianto.

«Per prevenire le malattie professionali e i tumori correlati all’amianto – ha detto la battagliera presidente dell’Aiea – occorre prevenzione e sorveglianza sanitaria, temi sui quali in Sardegna siamo ancora indietro rispetto ad altre Regioni».

Un tema, questo, toccato anche dal direttore del settimanale diocesano, Michele Tatti, che ha sottolineato la disparità di trattamento previdenziale e sanitario dei lavoratori dell’industria sarda rispetto a quelli di analoghi stabilimenti del continente.

Di maggiori rischi delle donne nel mondo del lavoro ha parlato la rappresentante dell’Inail, Donatella Zizi, che ha sottolineato come le donne siano più esposte agli infortuni a causa dello stress e della stanchezza. L’assessore all’Industria del comune di Bolotana, Maria Elena Motzo, ha, infine, sottolineato che «l’8 marzo serve per ricordare non solo le conquiste sociali delle donne, ma anche le discriminazioni che subiscono nel mondo del lavoro».

Davvero una giornata diversa quella di ieri a Bolotana, che, per dirla ancora con tia Pasca, «ha visto uniti uomini e donne in una battaglia comune».

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