La Nuova Sardegna

Nuoro

Morto Armando Cheri, lo scultore di Sarule

di Michela Columbu
Morto Armando Cheri, lo scultore di Sarule

Specializzato nella lavorazione del legno, ha esposto con Pomodoro e Bodini Aveva 55 anni ed era considerato uno tra i più grandi artisti italiani

08 marzo 2017
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SARULE. Sarule perde lo scultore Armando Cheri. L’artista, 55enne, è considerato uno tra i più grandi scultori del panorama italiano. Partito da Sarule a 18 anni, ha raggiunto la maturità della sua arte dopo il 2000. Suo il Monumento alla Pace a Venezia, nell’area di fronte a piazzale Zendrini. Opera dal «denso valore simbolico – come riporta la sua biografia – una luna crescente e una luna calante rimandano alle maree che regolano la città lagunare, una sfera sorretta da mani di bronzo e una colomba della pace ricordano la solidarietà tra i popoli mentre i sei buchi nella mezza luna indicano, i sestieri veneziani». La sua specialità è stata il legno e la grande capacità di vedere opere d’arte dalla materia grezza sia che essa fosse una vecchio tronco lavorato dal tempo, sia che fosse un pezzo di marmo. La sua biografia sul sito internet pone come data della sua consacrazione nel variegato mondo artistico italiano il 2013 che «porta Armando all'attenzione del pubblico più esigente con la personale al Chiostro del Bramante in Roma, dal 9 aprile all’8 maggio, in contemporanea con la Grande mostra dei Brueghel “Le meraviglie dell´arte Fiamminga”, con la successiva personale nella sala Costantini del Museo Archeologico di Fiesole». Attorno a lui gravitano grandi personaggi, critici e artisti infatti «le due mostre erano accompagnate dal catalogo “La materia avvertita”, edito dalla Giorgio Mondadori e curato dal luminare dell’arte professor Giovanni Faccenda. «Inoltre – si legge nel testo – Cheri è presente nel catalogo generale dell´Arte moderna n°49, con due pagine nell´inserto dell’Arte plastica. Tra gli artisti con i quali ha esposto nelle varie mostre collettive ama ricordare Pomodoro, Minguzzi, Bodini, Blandino, Consagra, Conservo, Schiavocampo, Maraniello, Mazzotta, Polver, Cassani, Balena, Benevelli, Festa, Ghinzani, Giannotti, Ramous, Azuma, Balderi, Riva, Piemonti, Quagliotti, Spagnolo, Vicentini, Zazzeri, Marchese, Scimeca e molti altri ancora». Grande è la costernazione per la sua improvvisa morte nel suo paese d'origine, Sarule, dove spesso tornava in visita, magari solo per contemplare la natura selvaggia che tanto l’aveva ispirato. Ancora non è dato sapere dove si svolgerà il funerale. Uno dei suoi più illustri colleghi, Armando Mazzotta ne traccia un ricordo sulla sua pagina social: «Armando ti ricorderò sempre con quel sorriso ricco di umanità e per la tua forza creativa. Era una bella persona dall'animo genuino».

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