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Nuoro

Gavoi, bruciata nella notte l’auto di un carabiniere

Gavoi, bruciata nella notte l’auto di un carabiniere

Denunciati due ragazzi del posto, di 18 e 20 anni, ripresi dalle telecamere Il rogo ha distrutto la vettura del militare. In fiamme anche un portoncino

05 marzo 2017
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GAVOI. Attentato incendiario nella notta tra venerdì e sabato, a Gavoi. Intorno alle 5 del mattino due ragazzi di 18 e 20 anni – identificati grazie alle telecamere– hanno dato fuoco a una Volkswagen Touran di proprietà di un carabiniere di San’Antioco, in servizio nella stazione del paese.

La vettura era parcheggiata in via Mannu, nel centro del paese, proprio sotto la casa del carabiniere. I due ragazzi sono arrivati con una bottiglietta di benzina, hanno cosparso l’automobile con il liquido infiammabile e poi, con un accendino, hanno acceso il fuoco. Le fiamme hanno avvolto la vettura in pochi secondi: la Volkswagen è stata completamente bruciata. Il rogo è stato alimentato anche da una tubatura del gas. Le fiamme, che si sono levate alte in pochissimo tempo, si sono spinte fino alla facciata di una casa adibita a studio medico: il rogo ha bruciato completamente il portone di ingresso e una finestra.

A dare l’allarme sono stati alcuni passanti che stavano rientrando a casa. Sul posto sono arrivati immediatamente i vigili del fuoco che hanno domato le fiamme. La Volkswagen del carabiniere è stata completamente distrutta dalle fiamme e notevoli danni ha riportato la facciata di una casa. Nessuno è rimasto ferito. I carabinieri di Gavoi hanno avviato subito le indagini e in poche ore sono riusciti a individuare gli autori del folle gesto. Ai militari è bastato visionare i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona per scoprire i colpevoli. Si tratta di due giovani di Gavoi, di 18 e 20 anni, incensurati, che sono stati denunciati all’autorità giudiziaria (i carabinieri non hanno fornito le generalità dal momento che le indagini non sono ancora concluse). Di sicuro i due attentatori avevano preso di mira proprio l’autovettura del carabiniere di Sant’Antioco che conoscevano bene.

Come hanno appurato i carabinieri, i due ragazzi sono molto amici di Simone Marchi, il ventenne di Gavoi arrestato qualche settimana fa per il tentato omicidio di un suo coetaneo, Elia Muredda, dopo una festa di carnevale, a Oniferi.

Una ragazza contesa, qualche bicchiere di troppo e la festa di Carnevale solo per un caso non si è trasformata in tragedia. Simone Marchi aveva un conto in sospeso con Elia Muredda, forse gli aveva soffiato una ragazza sotto il naso.

Per vendicarsi dello sgarro, durante una festa di ballo, ha estratto una pistola semiautomatica e ha sparato tre colpi contro Elia Muredda: uno lo ha colpito alla coscia, l’altro al femore, l’altro per fortuna è andato a vuoto. Elia Muredda viene sottoposto a un delicato intervento chirurgico, ma si salva. Simone Marchi, invece, finisce in carcere. (g.z.)

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