La Nuova Sardegna

Nuoro

All’Ute storie di donne in un paese sardo

di Sergio Secci
All’Ute storie di donne in un paese sardo

Siniscola, appuntamento con l’insegnante Giuseppe Doneddu oggi alle 17.30 nell’Auditorium Fenu

03 marzo 2017
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SINISCOLA. Dopo una settimana di pausa riprendono le lezioni all’Università della terza età. Questo pomeriggio alle 17,30 all'auditorium Mirella Fenu alle 17,30, ci sarà il primo degli appuntamenti di una settimana dedicata alle donne, alle loro storie, alle loro sofferenze, alle loro vittorie e alle loro sconfitte, in una società dove ancora prevale un maschilismo di fatto e lontana ancora dalla perfetta parità tra i sessi.

Le giornate si articolano nella presentazione di un libro, nella partecipazione ad uno spettacolo teatrale e nell'esame delle violenze sulle donne e della loro persecuzione. Stasera, sarà presentato il libro "Le ali spezzate", storie di donne in un paese dell'interno della Sardegna.

Giuseppina Doneddu, insegnante in pensione, ha descritto con passione e partecipazione la storia del suo paese, l’antica Ogrilla oggi Osidda, sul filo della memoria e de sos contos e paristorias l'anima di questo paese e dei suoi abitanti. Racconti e descrizioni che chi è nato in uno qualsiasi dei nostri paesi può condividere nella certezza che questi personaggi possono muoversi tranquillamente nelle vecchie vie polverose dei piccoli borghi e ripetere all'infinito i percorsi che ognuno di noi, nel rimpianto e nella paura di un tempo che fu, collloca negli angoli nascosti e nei muri scrostati della propria fanciullezza.Nella maturità, spinta anche da quei bambini che l'hanno fatta crescere e diventare adulta, Giuseppina trova che anche per lei è piacevole riscoprire sensazioni, emozioni, sentimenti ed esperienze che nel ricordo si colorano di serenità e di allegria.

Il senno del poi aiuta a mettere in una prospettiva diversa, non sappiamo se più giusta, i fatti di un paese guidato dai "printzipales", da una moralità austera e totalizzante che avvolgeva la vita di tutti, dai pregiudizi legati al ceto sociale o al censo e soprattutto al genere. Le donne facevano le spese maggiori di tutto questo e, pur nel ruolo pregnante di quelle che guidavano la famiglia e la gestivano nel quotidiano, su di loro si abbatteva la prepotenza maschile e la crudeltà di un vivere che impediva loro di volare, tarpando le ali e spesso spezzandole.

Giuseppina Doneddu racconta la vita delle varie Toniedde, Anite, Narcise o Filomene che sembrano ripetersi nel sopportare le più varie angherie e nel reprimere le loro aspirazioni o le loro spesso inutili ribellioni. Assieme a Giuseppina, ci saranno anche Peppina Pala e Silvestra Pittalis, che leggeranno alcuni brani del libro. (s.s.)

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