La Nuova Sardegna

Nuoro

Desulo, studenti disabili protagonisti nella neve

di Giovanni Melis
Desulo, studenti disabili protagonisti nella neve

Successo della manifestazione organizzata dal Comitato italiano paraolimpico Centocinquanta persone all’evento promosso dall’Istituto comprensivo di Atzara

26 febbraio 2017
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DESULO. Successo della manifestazione del Comitato italiano paraolimpico, sezione Sardegna, che ha condotto sui monti di Desulo 150 persone, tra studenti, genitori e docenti che hanno aderito all’iniziativa promossa dall’Istituto comprensivo scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di Atzara. Scuola e Cip si sono riunite per riscoprire la montagna attraverso una camminata guidata nei monti più elevati della Sardegna. Tra i partecipanti c’erano anche una quindicina i ragazzi con disabilità varie che si sono perfettamente integrati con gli altri partecipanti. La comitiva ha potuto fare moto, divertirsi, familiarizzare e apprendere tante nozioni sugli incantevoli luoghi che andavano ad attraversare. La neve è rimasta la protagonista indiscussa di una mattinata che gli allievi provenienti dalle scuole medie di Meana Sardo, Sorgono, Tonara e Ortueri hanno voluto condividere con i rappresentanti della comunità di Desulo: sci club, pro loco ed associazione castanicola.

L’esperienza desulese è durata in tutto poco meno di quattro ore, ma quando le scolaresche hanno fatto ritorno sui torpedoni, la soddisfazione era tangibile. Una scommessa vinta per Marco Pinna, consigliere regionale Cip, responsabile regionale del settore scuola del Comitato paralimpico e coordinatore provinciale di Sassari dell’Ufficio scolastico regionale. I risultati positivi dell’esperienza gli hanno dato ragione. «La camminata con intermezzi didattici sia stata una formula azzeccata – dice Pinna – e infatti non ho trovato uno sguardo deluso. Il culmine del divertimento si è registrato quando si è raggiunto il capanno in altura per il pranzo al sacco: in quegli istanti si è data maggiore libertà ai protagonisti».

Pinna ha apprezzato i luoghi e l’organizzazione. «Gli organizzatori erano dispiaciuti che per l’occasione non abbiano potuto partecipare i disabili carrozzati, ma si sono ripromessi di studiare delle misure che possano coinvolgerli in futuro». «I desulesi – aggiunge Pinna – hanno mostrato una entusiastica apertura. Se si portasse avanti questo tipo di approccio degli studenti con la montagna, le presenze sul luogo aumenterebbero a dismisura. Anche perché la neve, gran parte dei sardi, la vedono rare volte». Una tappa potrebbe essere lo sport invernale studentesco con sci, snowboard e sci di fondo. «Anche in chiave competitiva, ma prima come attività promozionale, ludica e in alternativa alle solite cose che si propongono – conclude Pinna – queste esperienze farebbero del bene a tutti. E ne gioverebbe anche all’intera zona. In più abbiamo notato che ci sono vari percorsi campestri che si prestano per corse di vario tipo».

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