La Nuova Sardegna

Nuoro

L’addio di Dorgali alla ragazza morta in un incidente stradale

di Nino Muggianu
L’addio di Dorgali alla ragazza morta in un incidente stradale

Folla ai funerali di Gianfranca Deiana. Il parroco don Michele Casula esorta i giovani alla prudenza: «Il nostro paese è stato segnato da troppo tragedie sulle strade, spesso la colpa è della fretta»

25 febbraio 2017
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DORGALI. Venerdì pomeriggio il paese si è fermato per dare l'ultimo saluto a Gianfranca Deiana, la studentessa di 24 anni morta due giorni fa in un incidente stradale. Tantissima la gente che non è voluta mancare per accompagnare la sfortunata ragazza nel suo ultimo viaggio. I funerali si sono tenuti nella chiesa parrocchiale di Santa Caterina D'Alessandria.

Il lungo corteo funebre è partito dalla casa dove abitano i genitori di Gianfranca, Rita e Antonio, e i fratelli Thomas e Stefano.

A concelebrare la santa messa, con il parroco del paese, don Michele Casula e il futuro suo vice, don Martini, c'erano don Vedele, don Muggianu e don Muledda. Chiesa stracolma e altrettanto imponente il numero delle persone che hanno atteso nella piazza e nel cimitero per esprimere la vicinanza alla famiglia Deiana, colpita da un cosi grave lutto.

Ancora una volta Dorgali piange un suo giovane figlio per un incidente stradale. Non passa anno che il paese non debba registrare almeno un decesso per incidente. Lo ha ricordato anche il parroco nella sua lunga e accorata omelia sottolineando anche la pericolosità di molte strade. Chissà cosa è accaduto, mercoledi poco prima delle sedici, nel tratto di strada della 129 Nuoro-Macomer, in quella curva dove ci sono tante croci. La C3 di Gianfranca si è schiantata contro un'altra auto che arriva in senso opposto. Per la neo laureata in giurisprudenza che si stava affacciando al mondo del lavoro non c'è stato scampo.

«Abbiamo di fronte questa lunga catena di nostri ragazzi che ci hanno lasciato – ha detto don Casula al funerale – Ieri mattina guardando il volto solenne e composto di Gianfranca , mi sono chiesto perchè questa comunità abbia un appuntamento così tragico che in passato ha riguardato tanti giovani. A loro rivolgo un appello perché proteggano la propria vita e per metterli in guardia dalle insidie della strada. È il caso di pensare che la vita è più importante di un minuto recuperato».

«Forse la morta di Gianfranca non c'entra niente in questo discorso – ha continuato il parroco – ma p sento che è arrivato il tempo di dire basta col silenzio di una politica che si volta dall'altra parte e lascia che i cittadini muoiano in strade dissestate. Ogni volta che ci immettiamo in queste nostre strade malridotte ci assale la paura e lo sconforto. Tutto questo non può più avvenire nell’indifferenza, per questo da qui lancio un altro appello perché si provveda al ripristino della sicurezza su queste strade percorse ogni giorno da centinaia di persone».

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