La Nuova Sardegna

SINISCOLA. Quarantaquattro medaglie assegnate alla Sardegna tra le 51 totali che sono andate all’Italia, su 684 campioni analizzati, sono alcuni dei numeri della quinta edizione del Granaches du Monde dove anche Siniscola è riuscita a porre il proprio sigillo con il Fertas della cantina Contu che conquista una medaglia d’argento. «Un vino che ha nelle sue caratteristiche nome, cognome e indirizzo – dice il sommelier Antonello Mariotti sintetizzando quello che tecnicamente viene definito come terroire, ossia l’esatta collocazione di un prodotto che – l’estrazione calcarea del vigneto posto ai piedi del Montalbo – aggiunge – conferisce una spiccata mineralità al prodotto che ne evidenzia l’unicità di un Cannonau in purezza». Il vigneto della famiglia Contu, impiantato negli anni ’70 e che si estende per sette ettari ha una produzione annua di circa 20mila bottiglie che dal 2014, anno in cui si affaccia nel mercato, sono accompagnate dalla denominazione di origine protetta, frutto di anni di lavorazione e studi della cantina siniscolese che continua a raccogliere numerosi consensi nei vari concorsi territoriali. «Raggiungere questo risultato in soli due anni è una grande soddisfazione – dice Vanni Contu che col fratello Franco gestisce la cantina – sia per il nostro lavoro che per il territorio di Siniscola». Anche Simona che aiuta nella gestione dell’impresa il padre Vanni e lo zio Franco esprime soddisfazione per la promozione del Fertas che spesso la vede in giro per l’isola nelle varie manifestazioni dedicate alla ricerca di nuove fette di mercato. «Stiamo lavorando per poter affiancare al rosso un vino bianco – dice Simona rivolgendo già un pensiero al futuro – con l’intento di rivolgerci a una clientela ricercata per mantenere alte le qualità del nostro prodotto». (h.f.)