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Nuoro

Lanusei, incendiate due auto dei vigili urbani

Lanusei, incendiate due auto dei vigili urbani

Attentato nella notte a Lanusei, i piromani hanno preso di mira il comando della polizia locale dell’Unione dei Comuni

06 febbraio 2017
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LANUSEI. Hanno scavalcato la recinzione del cortile della sede del comando della Polizia locale e una volta dentro si sono diretti a passo sicuro verso le tre auto parcheggiate davanti all’ingresso: due Fiat Panda e una Fiat Bravo. Hanno cosparso le macchine di benzina e hanno appiccato l’incendio. Mentre le auto cominciavano a bruciare, gli incendiari hanno cercato di entrare negli uffici del comando dei vigili urbani, provando a scardinare la serratura . Ma non ci sono riusciti e allora hanno rotto un vetro, buttato benzina all’interno nel corridoio e appiccato il fuoco che però si è spento quasi subito.

Mentre le fiamme cominciavano ad avvolgere le auto, i piromani si sono dati alla fuga. Il fumo acre e il crepitare delle fiamme ha attirato l’attenzione di alcuni abitanti della zona che hanno immediatamente dato l’allarme.

Erano da poco trascorse le 3.15 della notta tra sabato e domenica quando in via Ilbono, nel cuore di Lanusei, nei locali Enaip di proprietà del Comune, sono arrivate alcune autobotti dei vigili del fuoco e i carabinieri. I pompieri hanno domato le fiamme chje stavano avvolgendo la Fiat Bravo, che ha comunque riportato danni ingenti, mentre hanno impiegato per spegnere il rogo che aveva avvolto una delle Fiat Panda, distruggendola completamente. Soltanto lievissimi danni per la terza auto, soltanto sfiorata dalle fiamme.

L’incendio è di chiara origine dolosa. Nel mirino degli attentatori c’era il Comando della polizia locale dell’Unione dei Comuni. Sono sei i comuni raggruppati nel servizio della polizia locale: Lanusei, Elini, Ilbono, Arzana, Barisardo e Loceri e quindi gli attentatori potrebbero essere arrivati da uno di questi paesi ogliastrini. I carabinieri, al comando del capitano Claudio Paparella, comandante della Compagnia di Lanusei, hanno avviato le indagini e stanno acquisendo tutte le registrazioni delle telecamere del servizio di videosorveglianza per cercare di risalire agli autori del gesto

«Non capisco – ha detto un perplesso Davide Ferreli, sindaco di Lanusei, in questi giornoi a Mosca con la delegazione della Conartigianato che sta promuovendo i prodotti sardi in Russia –. Mai ricevuto nulla, neppure una lamentela. Un gesto inspiegabile e da condannare. Un’offesa a tutta la comunità . Così – ha continuato il sindaco – si rovina il lavoro che la polizia locale sta svolgendo nei vari comuni e che ora subirà rallentamenti visto che è rimasta una sola auto a disposizione. Spero – ha concluso Ferreli – che questi balori vengano scoperti e assicurati alla giustizia».

L’attentato è stato messo a segno nel cuore della notte quando le strade di Lanusei erano deserte. Nessuno avrebbe visto nè sentito rumori, soltanto il crepitare delle fiamme e il fumo. Le tre auto danneggiate facevano parte della flotta prevista per la polizia locale dell’Unione dei sei comuni consorziati.(plp)

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