La Nuova Sardegna

Nuoro

I cacciatori vogliono sparare sino al 31 gennaio

di Valeria Gianoglio
I cacciatori vogliono sparare sino al 31 gennaio

Le associazioni venatorie chiedono il prolungamento per i volatili migratori Lallo Manca: «Già diversi Tar si sono pronunciati, lo facciano anche nell’isola»

10 gennaio 2017
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NUORO. I cacciatori nuoresi la chiedono con forza. Le associazioni delle doppiette pure, e sollecitano anche l’intervento della Regione. Alcuni rappresentanti del comitato faunistico provinciale – compreso uno dei massimi esperti di caccia e armi nel Nuorese, nonché proprietario di una storica armeria, come Lallo Manca – spiegano che su una materia del genere il Tar Sardegna non possa non pronunciarsi perché altri tre tribunali amministrativi regionali lo hanno già fatto da tempo e hanno accolto le richieste dei cacciatori.

Parte dalla Barbagia ma si estende anche ad altre zone dell’isola, la battaglia dei cacciatori per ottenere il prolungamento della stagione di caccia alla beccaccia, al tordo e alla cesena. In teoria, in base al calendario venatorio di quest’anno, la caccia a quelle tre specie di uccelli migratori da questi giorni è ufficialmente sospesa. Ma i cacciatori, e in particolare alcune associazioni come la Cpa, la “Caccia, pesca” presieduta da Marco Pisanu, insieme ad altre associazioni venatorie, è da tempo che chiedono con decisione che la stagione di caccia per la beccaccia e per i suoi più stretti cugini venga prolungata sino alla fine di gennaio.

«Vogliamo denunciare all’opinione pubblica che il mondo venatorio è in fermento – esordisce Marco Pisanu – e presto faremo una manifestazione. Non è concepibile, infatti, che solo in Sardegna accadano queste cose. I cacciatori sardi pagano le stesse tasse dei colleghi della Penisola, ma puntualmente vengono penalizzati dalle istituzioni per soli fini ideologici». L’associazione presieduta da Pisanu e con essa altre associazioni venatorie hanno steso su carta la loro rabbia e annunciano già da questi giorni nel caso la situazione non dovesse cambiare, scenderanno «in piazza per manifestare e rivendicare le nostre legittime richieste». è da diverso tempo, ricorda Aresu nel documento unitario, che le associazioni chiedono «il posticipo della chiusura della caccia alla beccaccia, tordo e cesena fino al 29 gennaio 2017. Ma nonostante i numerosi solleciti perpetrati da più paerti, a oggi, da parte dell’assessorato non è pervenuta alcuna risposta ufficiale sulla nostra richiesta di prolungamento della stagione venatoria per la beccaccia, il tordo e la cesena».

Pisanu ricorda anche che già tre Tar, delle Marche, Liguria e Toscana, con altrettante sentenze hanno sancito la legittimità dei cacciatori di poter prolungare la caccia alle tre specie di uccelli migratori fino al 31 gennaio. E ultimamente si è espresso su questa linea anche il Tar del Lazio. Eppure, dice Pisanu, nonostante queste sentenze, in Sardegna ancora nessuno si è espresso e la colpa seconda Pisanu «è di natura politica», la colpa è «del governo regionale».

Secondo il grande esperto di caccia nuorese e componente del comitato faunistico provinciale, Lallo Manca, invece, la colpa di questo mancato prolungamento della stagione di caccia ai tre uccelli migratori, è da attribuire al tribunale amministrativo regionale. «Se già altri giudici – dice – si sono espressi, anche il nostro Tar si deve pronunciare. Ma la vera battaglia dei cacciatori, tuttavia, resta sempre quella degli ambiti territoriali».

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