La Nuova Sardegna

Nuoro

Bitti, nuovo incontro con Flavio Briatore sognando l’America

di Paquito Farina
Bitti, nuovo incontro con Flavio Briatore sognando l’America

Riunione con i pastori domani mattina all’hotel Su Lithu Verrà scelto il marchio e il pecorino romano da esportare

01 dicembre 2016
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BITTI. A poco più di un mese dalla sua ultima visita, Flavio Briatore sarà a Bitti domani mattina per incontrare i pastori del centro nord Sardegna, con i quali ha instaurato un rapporto che va ben aldilà dei semplici contatti di amicizia e stima.

A prescindere dal fatto che come tutti i personaggi pubblici “il pastore di Cuneo” susciti forti reazioni di simpatia e antipatia a ogni pie’ sospinto, è innegabile che un così evidente interesse per il mondo agropastorale e per le sue produzioni rappresenti qualcosa di estremamente serio, comunque di rilevante per la nostra economia sempre più asfittica. Anche perché il meetting di domani, fissato per le 12 presso l’hotel “Su Lithu” immerso nel fitto bosco-pineta che sovrasta il paese, è tutto fuorchè un incontro di maniera. Dopo il tormentone del «è salato», che grazie alla parodia di Maurizio Crozza ne ha aumentato la penetrazione mediatica, il pecorino - con il suo sapore più o meno dolce o salato - sarà il protagonista dell’incontro.

Flavio Briatore arriverà con i consulenti di Oscar Farinetti, fondatore della “Eataly”, catena di punti marketing di grandi dimensioni specializzata nella vendita e nella somministrazione di generi alimentari di altissima qualità nel mondo. Interverranno inoltre diversi buyers (compratori) caseari e rappresentanti della grande distribuzione alimentare. Provenienti dalle aree Barbagia, Goceano, Baronia e Gallura, i pastori con i rappresentanti di alcune cooperative di trasformazione, sottoporranno all’attenzione dell’imprenditore piemontese e dei competenti in materia una dozzina circa di diverse qualità di formaggio pecorino, tutte ovviamente rientranti nelle capacità produttive delle loro aziende agricole. Ma non solo. Sul tavolo anche l’analisi del nuovo logo, che oltre al formaggio accomunerà le eccellenze enogastronomiche provenienti dal territorio. Una prima scrematura tra le tante idee ipotizzate, prima della scelta definitiva del nuovo marchio, parola che sarà breve e facilmente pronunciabile in diverse lingue. A Su Lithu si parlerà anche di mercati internazionali e in particolare di quello degli Usa, molto importante per i prodotti sardi.

Dopo l’elezione alla Casa bianca del suo amico e socio Donald Trump, che intende sollevare i dazi per l’import in territorio statunitense, i pastori si aspettano dall’imprenditore un suo intervento diretto per scongiurare eventuali penalizzazioni sul pecorino nostrano. Azione che sono sicuri farà in tempi brevi, al massimo il 20 gennaio prossimo, giorno in cui secondo quanto dichiarato, sarà proprio a Washington per la cerimonia di insediamento.

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