La Nuova Sardegna

Nuoro

Flore: «Nico rifiutò l’ospedale per non denunciare il fatto»

«Il 24 gennaio ero a Bitti ed ero occupato in una riunione del volontariato quando mi chiamo mia figlia chiedendomi di raggiungerla subito. Quando arrivai a casa loro trovai Nico con la faccia piena...

25 novembre 2016
1 MINUTI DI LETTURA





«Il 24 gennaio ero a Bitti ed ero occupato in una riunione del volontariato quando mi chiamo mia figlia chiedendomi di raggiungerla subito. Quando arrivai a casa loro trovai Nico con la faccia piena di lividi e con ferite profonde in testa. Gli dissi che lo avrei portato subito in ospedale ma lui si rifiuto».

Ieri al processo in Corte d’Assise è stato sentito anche il padre di Alice Flore, che ha ripercorso le ore antecedenti l’omicidio del cognato della figlia e fratello del genero.

«Nico e Alice mi hanno raccontato cos’era successo dicendomi che andare in ospedale avrebbe significato denunciare l’accaduto. Cosa che mio genero non voleva – ha aggiunto il teste – perchè mi aveva assicurato di aver già risolto con Angelo Maria alla fine della zuffa. Stando a quanto mi aveva detto lui, si sarebbero dovuti vedere l’indomani per parlare e chiarire ogni cosa». «Perciò – ha aggiunto Flore – mi sono limitato a curargli le ferite che poi sono andato a controllare anche la mattina successiva, intorno alle 8, prima ancora che giungesse la notizia dell’omicidio di Angelo Maria». «Mi ricordo – ha aggiunto l’uomo durante la deposizione – che la porta d’ingresso della loro abitazione era difettosa e l’impianto di videosorveglianza fuori uso». (k.s.)

In Primo Piano
Meteo

L’isola si risveglia in pieno inverno: Bruncuspina a -3° e tetti imbiancati a Fonni

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative