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Nomina scrutatori «Sì a nuove regole»

OLIENA. È guerra a Oliena sulla scelta degli scrutatori. Qualche giorno fa i consiglieri di minoranza avevano attaccato duramente la maggioranza «perché si è rifiutata di scegliere i 21 scrutatori...

19 novembre 2016
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OLIENA. È guerra a Oliena sulla scelta degli scrutatori. Qualche giorno fa i consiglieri di minoranza avevano attaccato duramente la maggioranza «perché si è rifiutata di scegliere i 21 scrutatori tramite sorteggio». Ma la maggioranza respinge le accuse al mittente. «Apprendiamo dalla stampa locale e dai social della nuova preoccupante ondata populista che ha colpito alcune forze politiche del nostro paese – scrivono i consiglieri di maggioranza – Al grido di “onestà”, i consiglieri di opposizione chiamano a raccolta l’opinione pubblica, denunciando presunti gravi misfatti. Puntano il dito contro i componenti della commissione elettorale appartenenti all’attuale maggioranza, colpevoli, a loro dire, della spartizione di poltrone per quanto concerne la nomina degli scrutatori per l’imminente consultazione referendaria». «Ma di questo dissenso – continua la maggioranza – non si è avuto traccia nel recente incontro della Commissione elettorale. In quella occasione, infatti, dopo un iniziale e impacciato tentativo di rinnovare la nomina dei 3 scrutatori che spettavano alla minoranza (già visti nel referendum sulle trivelle di aprile), la consigliera di opposizione Giuseppina Congiu ha improvvisato una estemporanea estrazione. Ma ciò che appare ancor più singolare è che tali doglianze arrivino proprio da gruppi politici che, alla faccia delle rotazioni, del sorteggio e delle tante belle parole, hanno proposto, per oltre dieci anni, compagni di partito, amici e parenti». Anche i consiglieri di maggioranza, però, sono convinti che sia necessario cambiare i criteri per la nomina degli scrutatori. «Bisogna aprire una riflessione seria, sedersi ad un tavolo e scrivere delle regole condivise. È necessario snellire gli elenchi, garantire pari opportunità di accesso e, soprattutto, garantire il buon funzionamento dei seggi. Se gli obiettivi sono questi, siamo disponibili ad un dialogo costruttivo e leale con la minoranza. Perché il resto, davvero, sono solo chiacchiere».

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