La Nuova Sardegna

Nuoro

l’iniziativa

Sarule, gli immigrati ripuliranno le campagne

di Michela Columbu

Via alle giornate ecologiche proposte dagli ospiti del centro di accoglienza “Donnedda”

04 novembre 2016
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SARULE. Un comitato per la tutela del territorio, nato spontaneamente dopo che i richiedenti asilo, ospiti del centro di accoglienza locale nell’agriturismo Donnedda, hanno chiesto di poter dare una mano a liberare le campagne dai rifiuti. La proposta accolta con entusiasmo da alcune aziende e dalla stessa amministrazione comunale guidata da Mariangela Barca, verrà immediatamente messa in pratica e già domani si potrà iniziare con la prima delle giornate ecologiche. Ad essere interessata per prima sarà la località dove passa la vecchia strada per Ottana, nei pressi di un ponte dove l’immondizia e l’inciviltà esprimono tutta la loro inesorabile disarmonia. «I ragazzi del nostro centro d’accoglienza – spiega Michele Virdis, vice sindaco e proprietario dell’agriturismo che li ospita – si sono fatti avanti con la proposta di raccogliere i rifiuti e ridare alle nostre campagne quella dignità persa per mano dei soliti incivili. Ovviamente la loro proposta ha trovato l’accoglimento di tantissimi sarulesi che parteciperanno all’iniziativa». Le giornate ecologiche saranno quindi più d’una e saranno ispirate, oltre che dalla salvaguardia dell’ambiente, anche dall’integrazione tra la popolazione ospitante e il centinaio di giovani immigrati, argomento questo sempre più al centro dei dibattiti che riguardano l’accoglienza dei migranti e sul quale, commenta Michele Virdis, «si fa presto a cadere nei luoghi comuni che spesso caratterizzano i pensieri di tanti riguardo la gestione degli arrivi nella nostra terra, ma occorre prima di condannare ed esprimere giudizi, informarsi bene su tutto il sistema che governa la vita di questi giovani una volta in Italia». Molti ignorano infatti le recenti novità introdotte dal decreto 142/2015 che permette ai ragazzi, già due mesi dopo la presentazione della domanda di protezione internazionale, di dare il proprio apporto lavorativo alle aziende in qualità di richiedenti asilo . Discorso a parte va fatto per i centri d’accoglienza, «Nel caso uno di loro dovesse essere assunto in qualche azienda, potrà comunque trovare nel centro un posto dove tornare la sera. Nel caso dovesse mancare per tre notti consecutive, perderà il diritto ad essere ospitato».

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