La Nuova Sardegna

Nuoro

la proposta di confindustria

Bornioli: un masterplan per le zone interne

Bornioli: un masterplan per le zone interne

Venerdì a Fonni un convegno con la partecipazione del presidente Francesco Pigliaru

10 ottobre 2016
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NUORO. «Un masterplan per le zone interne» è titolo del convegno promosso dalla Confindustria nuorese per venerdì 14 ottobre (a Fonni, ore 9 nella Sala Don Muntoni, centro di aggregazione sociale in via Don Burrai). All’evento, coordinato dal presidente di Confindustria Sardegna Centrale Roberto Bornioli, interverranno come relatori il presidente della Regione Francesco Pigliaru, i sindaci di Fonni e Lanusei Daniela Falconi e Davide Ferreli, il consigliere regionale Pietro Pittalis, il direttore generale di Sardex Nicola Pirina e i giornalisti dell’Unione Sarda e della Nuova Sardegna Tonio Pillonca e Pier Luigi Piredda.

«Il calo demografico e l’impoverimento generale in corso nelle aree interne – dice Bornioli anticipando i temi dell’incontro – non sono processi irreversibili. Anzi, si può e si deve intervenire per invertire le tendenze negative, che riguardano non solo il preoccupante spopolamento ma anche la crescente debolezza economica e la perdita di competitività del tessuto produttivo. Non possiamo e non vogliamo arrenderci allo status quo, bisogna intervenire».

Cosa fare dunque? «Primo – prosegue Bornioli – serve la consapevolezza della classe politica e di chi ci governa della portata del fenomeno e delle conseguenze che comporta. Serve la volontà politica di agire con efficacia per superare gli squilibri stanziando i fondi necessari. Secondo, è fondamentale attuare serie politiche di decentramento».

Inoltre, prosegue il presidente degli industriali nuoresi, «bisogna dare sostegno alle imprese per creare crescita e occupazione, sostenendo lo sviluppo locale e indirizzandolo verso i punti di forza dei territori: agroalimentare, turismo, cultura, ambiente. Quarto, servono servizi per i cittadini, riequilibrando l’offerta e puntando su scuole, salute, mobilità e banda larga. Se ci sono tagli da fare che si facciano anche all’interno della macchina burocratica e amministrativa improduttiva a livello centrale, non solo periferico».

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