La Nuova Sardegna

Nuoro

I pericoli della Rete per i minori

I pericoli della Rete per i minori

Posada, due giorni di incontri per docenti e assistenti sociali alla Casa delle dame

29 settembre 2016
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POSADA. Si è parlato degli effetti dei media sui minori per due giorni alla Casa delle dame. Il corso di formazione curato da Cristiano Depalmas, ha visto coinvolti principalmente assistenti sociali ed educatori professionali del territorio con obiettivo, la conoscenza, l’approfondimento, l’informazione del fenomeno media per favorire un’efficace pratica riflessiva verso le strategie di prevenzione e contrasto ai comportamenti critici e agli indicatori di rischio. La formazione ha mirato inoltre all’acquisizione di competenze specifiche capaci di ridurre gli effetti negativi dei new media, prevenire pericoli della rete come pure promuovere mirate strategie d’intervento nell’ambito del territorio.

Il ruolo dei professionisti dei servizi sociali che operano sul campo rappresenta un valore aggiunto per la successiva riuscita di un efficace intervento educativo. I media ma soprattutto i new media rappresentano oggi un importante strumento che i giovani, ma anche gli adulti, utilizzano con sempre maggior frequenza per comunicare, instaurare nuove relazioni e rafforzare quelle già esistenti, reperire informazioni, giocare, ascoltare musica e scaricare video.

Secondo l’indagine conoscitiva sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia il 35,4% dei bambini tra i 7 e gli 11 anni utilizza la connessione internet fino ad un’ora al giorno e l’11,7% dalle 2 alle 4 ore e oltre, mentre solo il 4,3% dei ragazzi tra i 12 e i 18 anni non usa Internet. Dati che rilevano quanto il web e le nuove tecnologiecome smartphone, cellulari, tablet e pc stanno ricoprendo un ruolo di primo piano nella vita quotidiana di bambini, preadolescenti, adolescenti e adulti. Oggi, le nuove generazioni, costruiscono la propria identità non solo nei rapporti nati negli ambienti reali e con le figure di riferimento come insegnanti, genitori, compagni di classe, o nelle attività sportive e ricreative, ma anche nel mondo digitale.

I new media in generale, divengono parte integrante del percorso di sviluppo e di crescita. È un diritto e un dovere di tutti fare in modo che questo nuovo mondo, benché definito “virtuale” ma con importanti ricadute nella vita quotidiana, sia vissuto come una esperienza positiva. (s.s.)

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