La Nuova Sardegna

Nuoro

Gli studenti: «Alberghiero, no al taglio della classe»

di Valeria Gianoglio
Gli studenti: «Alberghiero, no al taglio della classe»

Desulo. I ragazzi dell’istituto scrivono una lettera appello alle istituzioni «La mancata concessione della prima è il passo iniziale verso la chiusura»

29 settembre 2016
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DESULO. «La scuola di montagna è sempre in emergenza. Lo Stato non deve abbandonare la nostra scuola». Dopo giorni concitati e ricchi, purtroppo, di notizie sconfortanti, gli studenti dell’istituto Alberghiero di Desulo, prendono carta e penna e scrivono una lettera aperta che sa tanto di appello rivolto alle istituzioni. Nei giorni scorsi, la loro vicenda legata alla mancata deroga per fare una prima classe con 13 iscritti, era emersa con forza ed era stata oggetto di diverse proteste arrivate dal territorio.

«La mancata deroga alla autorizzazione alla classe prima dell'Alberghiero di Desulo con 13 iscritti e la mancata autorizzazione del convitto dell'Istituto Agrario di Sorgono, ci fanno ritornare indietro di qualche anno – scrivono gli studenti – e ci fanno comprendere che niente è cambiato, che siamo sempre punto e a capo: nulla si è fatto per tutelare i territori della Comunità Montana Gennargentu Mandrolisai. La tanto declamata legge di tutela della montagna per la Sardegna non esiste».

Dopo questa premessa, ricca di rabbia e sconforto, gli studenti, tuttavia, passano all’azione e annunciano: «Non intendiamo arrenderci. Non comprendiamo i criteri oggettivi per cui pochi alunni in più, come avvenuto in altre realtà, possano far la differenza per la concessione di deroghe. Ci appelliamo al Comune– scrivono ancora gli studenti – alla Comunità Montana, alla Provincia, alla Regione, allo Stato, all'opinione pubblica, a tutti i cittadini, per denunciare con forza il menefreghismo politico che sta facendo sprofondare il nostro territorio. La mancata concessione della classe prima dell'Istituto Alberghiero di Desulo è il primo passo per la chiusura dell'intera scuola, di fatto si sta mettendo fine ad un'importante presenza culturale in un paese già di per sé penalizzato, ad un'agenzia educativa e professionalizzante che può contribuire al rilancio anche economico del territorio. I tagli alla scuola possono essere catastrofici e in pochi anni possono portare all'ulteriore impoverimento e allo spopolamento del territorio».

Gli studenti dell’istituto Alberghiero ricordano, infatti, come a Desulo la scuola «sia centro di promozione culturale, di argine alle devianze, ma non può né affrontare né risolvere tutto, e soprattutto non può presentarsi isolata, perché non ha la forza per realizzare i propri progetti, se rimane da sola. Per difendere e valorizzare le scuole di montagna è strategico che le Regioni, d’intesa con le Province e i Comuni, mantengano e potenzino nel Piano di dimensionamento della rete scolastica, le scuole delle zone montane, individuando i bisogni formativi delle comunità che vi risiedono, ricercando le molteplici soluzioni più opportune, tenendo fermo che la scuola debba restare presidio sul territorio e che sia di qualità nell’apprendimento». (g.m.)

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