La Nuova Sardegna

Nuoro

«Biblioteca, sì alla linea dura del sindaco»

La Base: il Comune non deve versare la sua quota al Consorzio. La palla ora è passata alla Regione

29 settembre 2016
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NUORO. Continua il braccio di ferro tra il Comune e la Regione sulla biblioteca Satta. Dopo l’annuncio del sindaco di non voler versare per il 2016 la sua quota al Consorzio per la pubblica lettura, 300mila euro circa, la situazione della biblioteca e dei suoi lavoratori è sempre più precaria. Le casse del Consorzio, infatti, sono vuote e c’è il rischio che tra poche settimane la biblioteca debba chiudere i battenti. Ieri il commissario straordinario del Consorzio Vannina Mulas ha lanciato un accorato appello «al senso di responsabilità degli amministratori, dal sindaco agli assessori. La biblioteca e i lavoratori non meritano un simile trattamento».

Ma la situazione resta complicata. A causare l’impasse è stata la legge di riforma degli enti locali approvata a febbraio con la quale la Regione ha deciso di entrare nel Consorzio Satta, estromettendo il Comune e la Provincia di Nuoro che lo avevano fondato 70 anni fa. Un colpo di mano che aveva mandato su tutte le furie il sindaco Andrea Soddu. «La Regione deve star fuori dagli enti culturali nuoresi», aveva protestato. Inutilmente. Sulla carta, però, ancora non è cambiato nulla. Formalmente i soci del Consorzio sono ancora il Comune e la Provincia, dal momento che la Regione potrà subentrare solo dopo l’approvazione di una delibera attuativa della giunta che ancora non è arrivata. Ma il sindaco Soddu, visto che il Comune è stato fatto fuori dalla Regione, non ne vuole sapere di versare il suo contributo storico. «Una ripicca? No – taglia corto il sindaco– Il Comune non può partecipare finanziariamente a un ente di cui non ha più il controllo. Lo vieta la legge». E così il Consorzio rimane a secco, anche perché la Provincia, che ha stanziato qualche giorno fa il suo contributo di 165mila euro, ancora non ha versato materialemente il denaro nelle casse dell’ente.

Anche La Base, uno dei movimenti che sostiene il sindaco in Consiglio comunale, approva la linea dura di Soddu. «L’avevamo detto in tempi non sospetti, con l’assessore alla Cultura Sebastian Cocco, che l’incursione clandestina nella Satta da parte della Regione, oltre a essere uno sgarbo istituzionale perché non concordata col comune di Nuoro e con il solo scopo di occupare posti di sottopotere da Cagliari, impediva di garantire alla biblioteca l’unica risorsa certa. L’avevamo detto che per assegnare valenza regionale alle istituzioni culturali del Nuorerse non occorrevano leggi, ma risorse. E invece la Regione non stanzia più neanche quelle storiche, proprio quest’anno che doveva dare l’esempio. Ci auguriamo che il Consiglio regionale modifichi quella scellerata norma che prevede l’estroissione del Comune dal Consorzio. Solo allora il Comune potrà versare la sua quota». (g.z.)

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