La Nuova Sardegna

BITTI. Per gli amanti del miele di altissima qualità, una delle tappe obbligate durante la visita a Bitti è la postazione dell’azienda apistica “Luja”, allestita all’interno di un’antica officina di ferro battuto, “Su vraile de Pascale e de Juanne Pretu Pittalis”, facilmente raggiungibile in quanto ubicata all’imbocco del corso Vittorio Veneto, la via principale del paese.

In questi ultimi anni i tre ricercatori Floriana Giuliano, Marco Serra e Franco Buffa, tutti di Bitti, hanno portano avanti uno sforzo imprenditoriale di assoluta qualità; una ricerca scientifica che li ha consacrati come paladini indiscussi della produzione del miele di qualità in Sardegna.

Con “l’analisi sensoriale dei mieli” Giuliano, Serra e Buffa propongono il prodotto in maniera diversa, innovativa, consapevoli del fatto che oggi il visitatore vuole sapere, conoscere, scavare anche negli aspetti e nelle caratteristiche culturali del territorio nel quale è stato generato.

Un esempio è dato dal processo seguito per produrre “S’abbathu”, un derivato del miele, che conserva le caratteristiche più ancestrali del suo primate alimentare. C’è poco da stupirsi quindi se all'assaggio, proposto oltremodo in una location caratteristica come su vraile, i turisti e visitatori vanno letteralmente in estasi gustativa.

Non invitare all’acquisto direttamente, ma facendo api-cultura, divulgando concetti e conoscenze che sono all'attenzione dei massimi scienziati internazionali del settore, è la carta vincente dell'azienda apistica Luja, che si avvale della moderna pratica del “nomadismo apiario” tra i territori di Bitti e Sassari con l’ausilio di strumentazione e macchinari all’avanguardia della tecnica. (p.f.)