La Nuova Sardegna

Nuoro

Oggi la processione al Monte Ortobene

Oggi la processione al Monte Ortobene

Grande successo della sfilata dei costumi, ma si è fatta sentire l’assenza dei cavalieri e la mancanza di eventi collaterali

29 agosto 2016
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NUORO. Tanta gente. Un successo, nonostante un caldo insopportabile e il richiamo fortissimo del mare. Il ritorno al mattino della sfilata del Redentore ha fatto il botto di presenze. Soprattutto turisti, tantissimi, arrivati dalle spiagge della costa. E a giovarne sono stati i ristoranti e i fast food che hanno fatto il pieno. Un po’ meno i bar del centro, che hanno pagato la rigidità della sicurezza visto che per tutta la mattina sono rimasti prigionieri delle transenne e nel pomeriggio sono stati penalizzati dalla scelta di spostare in periferia, allo stadio Quadrivio, il Festival regionale del folclore. E anche per quanto riguarda gli eventi collaterali ci sono stati molti buchi, in particolare per la serata di sabato priva di qualsiasi manifestazione e con piazza Vittorio Emanuele, all’interno dei Giardini, lasciata tristemente vuota e silenziosa.

Ma le lamentele e le polemiche possono essere inserite nella cartella “Peccati di gioventù”, perché non bisogna dimenticare che quella di quest’anno è stata la prima “Sagra del Redentore” organizzata interamente dall’amministrazione Soddu. L’assessore comunale Marcello Seddone si è impegnato allo spasimo, ha incontrato molti ostacoli e alcuni li ha superati, altri dovrà pensare di affrontarli durante l’anno per arrivare alla prossima sfilata con un programma ben definito. Così come è fondamentale il recupero dei cavalieri. Sono parte integrante della festa, un richiamo fortissimo che non può essere trascurato. La loro assenza si è fatta sentire. Lo scontro non ha giovato a nessuno e a pagare lo scotto è stato lo spettacolo. E il pubblico. Soprattutto i turisti, un po’ delusi.

Ma i cavalieri saranno presenti oggi alla processione che partirà alle 6 del mattino dalla Cattedrale per arrivare in cima al Monte Ortobene dove il vescovo Mosè Marcia celebrerà la messa. Sarà uno dei momenti più sentiti e più intimi della grande festa del Redentore. Una processione suggestiva mentre il sole comincia a scaldare i tornanti che portano alla cima. Davanti il carro trainato dai buoi e dietro i fedeli. E a seguire i cavalieri, molti dei quali s’inerpicheranno lungo i sentieri all’interno della boscaglia.

Quella del Redentore è una storia che ha avuto inizio il 29 agosto 1901, quando gli operai coinvolti dal comitato presieduto dal vescovo Salvatorangelo Demartis collocarono la grande statua in bronzo, scolpita dal calabrese Vincenzo Jerace, in cima al Monte Ortobene a dominare tutto il Nuorese. Oggi sono 116 anni di omaggi religiosi alla statua voluta da Papa Leone XIII, che aveva stabilito di segnare il giubileo del 1900 con 20 statue o cappelle in altrettante cime d’Italia. (plp)

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