La Nuova Sardegna

Nuoro

Mab Unesco, Posada e Siniscola dicono sì

Mab Unesco, Posada e Siniscola dicono sì

I consigli comunali hanno aderito alla candidatura per il riconoscimento da parte dell’Onu

28 agosto 2016
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I consigli comunali di Siniscola e Posada hanno approvato all’unanimità, in una riunione congiunta, l’adesione alla candidatura per il riconoscimento Mab Unesco dei territori del Rio Posada e del Montalbo. Ora le 17 amministrazioni comunali dei paesi coinvolti nell’iniziativa dovranno concludere l’iter con il secondo passaggio in aula che dovrà avvenire entro il 5 settembre, mentre entro la fine del mese la documentazione sarà consegnata al ministero per l’Ambiente e poi all'organizzazione Onu per l'educazione, scienza e cultura. L’amministrazione comunale di Siniscola ha voluto comunque tenersi le mani libere e nel documento che sancisce adesione è prevista la possibilità di una eventuale uscita dal progetto. È stata infatti inserita nel documento finale la dicitura che lascia libere i consigli comunali di richiedere ed ottenere in qualsiasi momento di recedere dal progetto se non lo si riterrà più funzionale alle proprie strategie. Secondo il vicesindaco Marco Fadda tale scelta è stata inserita per rafforzare le tutele del Comune. «Abbiamo avuto poco tempo per studiare il progetto», ha detto poi l’assessore all'ambiente Antonio Bellu. Voto favorevole anche dall’opposizione. Per Antonio Satta e Nino Fronteddu le comunità locali devono operare in sinergia. Lavoro e ambiente devono procedere nella direzione di un modello di sviluppo alternativo ma la giunta deve avere delle linee programmatiche che tutelino tutto il territorio da La caletta a Berchida». Interventi anche di Lucio Carta e Antonio Bidoni mentre il sindaco di Posada Roberto Tola ha spiegato che il contributo delle singole amministrazioni sarà regolamentato nel programma di gestione». Un progetto che sinora è stato visto con favore oltre che da Posada e Siniscola, anche dalle amministrazioni dei territori dei comuni di Alà dei Sardi, Bitti, Budoni, Buddusò, Lodè, Onanì e Orune. (s.s.)

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