La Nuova Sardegna

Nuoro

Filippo Sanna lotta ancora in ospedale: il “cuore” dei sardi aiuta i parenti

Filippo Sanna
Filippo Sanna

Il giovane di origini nuoresi è ricoverato in Rianimazione a Pescara dopo il crollo della sua casa di Amatrice. Il circolo Dimonios si è attivato e ha trovato in città una abitazione per la sua famiglia che lo assiste

28 agosto 2016
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NUORO. La rete solidale dei sardi lontani dalla loro terra ha funzionato anche questa volta: grazie al circolo Dimonios di Pescara, che tra Abruzzo e Molise vanta oltre centocinquanta soci, è stata trovata una casa confortevole per la famiglia Sanna, che dopo il terremoto ad Amatrice si è dovuta trasferire temporaneamente a Pescara per stare vicino a Filippo, lo studente 23enne che è rimasto per oltre cinque ore sepolto dalla macerie ed è ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale abruzzese.

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Com’è andata lo racconta Emily Congiu, giovane e dinamica presidente dei Dimonios in terra d’Abruzzo, dove vive da 16 anni dopo aver lasciato Cagliari. «Abbiamo appreso la storia della famiglia Sanna dai servizi della Nuova Sardegna – dice al telefono da Pescara – e subito ci siamo attivati per capire se potevamo essere utili alla famiglia di Mario Sanna. Così, siamo riusciti a metterci in contatto con loro e ci siamo recati nell’ospedale della nostra città, dove Filippo è stato ricoverato. Sono stati momenti commoventi, devo sottolinearlo, a testimonianza della solidarietà che lega il nostro popolo nei momenti di difficoltà. Abbiamo trovato – continua Emily Congiu – una famiglia che ha perso tutto, la casa, l’auto, e che vive momenti di forte apprensione per le sorti del figlio maggiore, che ha riportato un grave trauma da schiacciamento proprio per la lunga permanenza sotto le macerie. Eppure, ciò che ha colpito tutti noi è stata l’estrema compostezza di Mario e dei suoi familiari. Superati i primi momenti di commozione, abbiamo chiesto che cosa potessimo fare per venire incontro alle loro esigenze».

«Ci hanno detto che la degenza di Filippo, sulle cui condizioni a tre giorni dal terremoto comincia a intravedersi un filo di speranza dopo il pessimismo dei primi giorni, impone la loro presenza a Pescara, dunque ben lontano da Amatrice dove possono contare su una vasta rete di solidarietà. La protezione civile – continua Congiu – gli aveva offerto un appartamento per due persone, ma loro sono in quattro: padre, madre, e gli altri due figli. A proposito, Irene, rimasta sepolta anche lei dalle macerie ma per un periodo inferiore rispetto al fratello Filippo, è stata dimessa ieri e sta bene. Insomma, per stare vicino al loro caro si sarebbero dovuti separare».

La rete solidale dei sardi è scattata a questo punto e ha avuto un effetto immediato: «Ci siamo mobilitati – continua Emily Congiu – per trovare un appartamento a Pescara che potesse ospitare tutta la famiglia, lanciando un appello dalla nostra pagina Facebook e tramite i nostri soci. In appena ventiquattro ore ho ricevuto almeno duecento telefonate da parte di chi offriva ospitalità. Alla fine, grazie alla sensibilità di una signora di Pescara che ha messo a disposizione, a titolo gratuito ovviamente, un appartamento a cinque minuti dall’ospedale, proprio ieri la famiglia Sanna si è potuta trasferire per stare ancora più vicino a Filippo, al quale facciamo i migliori auguri di veloce guarigione». (p.me.)

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