La Nuova Sardegna

Nuoro

Tortolì, ritorna l'incubo della Febbre del Nilo

Operatori al lavoro nelle zone  a rischio
Operatori al lavoro nelle zone a rischio

La preoccupante presenza del virus è stata rilevata su uno sparviero trovato morto nelle campagne dell'Ogliastra. Avviate le procedure di sicurezza

23 agosto 2016
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TORTOLI. Ritorna l'incubo della "febbre del Nilo" in Ogliastra. La preoccupante presenza del virus è stata rilevata su uno sparviero trovato morto nelle campagne di Tortolì. La scoperta è stata fatta nell’ambito delle attività previste dal Piano regionale integrato di sorveglianza per la "West Nile Disease" attuato dall'Asl di Lanusei in collaborazione con l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna. Il sistema di sorveglianza sanitaria non ha rilevato casi di malattia sugli uomini, ma sono in corso le misure di prevenzione della trasmissione dell’infezione mediante la trasfusione di emocomponenti labili, così come previsto dai protocolli del Centro nazionale sangue e dalla struttura di coordinamento per le attività trasfusionali della Regione.

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Tra i provvedimenti, l’esclusione temporanea dalla donazione per 28 giorni, su tutto il territorio nazionale, dei donatori che abbiano soggiornato anche solo per una notte in Ogliastra. Chi invece intende donare il proprio sangue in Ogliastra sarà sottoposto a un test specifico per la verifica dell’eventuale presenza del virus. La Asl invita quindi a continuare a donare il sangue. Tutto il territorio della Sardegna è compreso tra le aree endemiche per il virus della cosidetta Febbre del Nilo Occidentale dove sono stati rilevati diversi episodi di infezione. Il ciclo naturale del virus, trasmesso agli uomini ed animali prevalentemente attraverso la puntura della zanzara Culex pipiens (la zanzara comune che punge prevalentemente nelle ore serali e notturne), prevede che le zanzare si infettino pungendo alcune specie di uccelli selvatici e possano quindi trasmettere il virus ad altre specie, tra cui l'uomo e al cavallo.

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