La Nuova Sardegna

Nuoro

Posada senz’acqua: rivolta contro Abbanoa

Il sindaco Tola: «Basta disservizi, potenziare il piccolo potabilizzatore e sistemare le reti colabrodo»

13 agosto 2016
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POSADA. Quasi due giorni senz’acqua: prima per un guasto al potabilizzatore, poi per la decisione di Abbanoa che raziona l’acqua in tutto il territorio di Posada senza avvisare per tempo la popolazione e permetterle quindi di fare scorte d’acqua. È stata davvero una giornata campale, quella di ieri, per i tremila residenti in paese e gli oltre diecimila presenti negli alberghi e nelle seconde case di San Giovanni e Montelongu. Il gestore idrico, infatti, giovedì pomeriggio ha comunicato al sindaco di Posada, Roberto Tola, la decisione di aprire a turno i rubinetti nelle varie zone del paese ma il guasto all’impianto del campo sportivo ha fatto saltare i turni e in centinaia di case, ci si è ritrovati con rubinetti e cisterne vuote. «Nonostante il grande impegno degli operatori di Abbanoa, dei volontari della protezione civile comunale e regionale e dei barracelli, la situazione è insostenibile – dice il sindaco Tola – è tempo che Abbanoa e la Regione si sveglino dal torpore in cui sono caduti e risolvano definitivamente il problema, non si può continuare così, siamo veramente arrivati al limite della sopportazione. Dopo i grandi proclami e in attesa del mega-potabilizzatore a valle della diga e della mega rete di distribuzione, che forse i nostri nipoti vedranno realizzati, sarebbe ora che finalmente Abbanoa potenzi il piccolo potabilizzatore di Posada e metta mano alla sostituzione delle reti idriche del paese, ormai completamente colabrodo e adeguate ad un paese da terzo mondo». Per dare manforte, Abbanoa ha inviato a Posada un’altra autobotte che stazionerà a San Giovanni mentre una cisterna da settemila litri per rifornire le attività commerciali è in arriva dalla protezione civile regionale. Torna invece potabile l’acqua a Siniscola e nelle frazioni: il sindaco ha revocato le precedenti ordinanze. (s.s.)

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