Redentore, trenta paesi allo sciopero dei cavalieri
NUORO. L’incontro con il Comune non ha sortito i risultati sperati da nessuna delle due parti in causa, e dunque lo sciopero dei cavalieri, che per la prima volta hanno deciso di non sfilare al...
NUORO. L’incontro con il Comune non ha sortito i risultati sperati da nessuna delle due parti in causa, e dunque lo sciopero dei cavalieri, che per la prima volta hanno deciso di non sfilare al Redentore, domenica 28 agosto, non solo è confermato, ma si è anche esteso sino a coinvolgere i cavalieri di una trentina di comuni sardi.
Le adesioni alla protesta che si tradurranno nell’assenza dei cavalieri di altri paesi dalla sfilata, arrivano da Anela, Buddusò, Bultei, Benetutti, Burgos, Orgosolo, Oliena, Orune, Orotelli, Irgoli, Oniferi, Onifai, Orosei, Loculi, Dorgali, Mogoro, Simaxis, Ollastra, Genoni, Oristano, Gavoi, Orani, Sindia, Bono, Teulada, Bonorva, Pozzomaggiore, e dalla Gallura.
L’incontro tra una delegazione di cavalieri nuoresi e il Comune, dunque, non è bastatato per far cambiare idea ai promotori della protesta nata per contestare la riduzione del percorso della sfilata riservato ai cavalieri, e per contestare la esclusione degli stessi cavalieri dal corso Garibaldi per questioni di sicurezza.
Il Comune, dal canto suo, nell’incontro di lunedì, aveva annunciato ai cavalieri che avrebbe lavorato con la commissione pubblico spettacolo convocata in prefettura per realizzare il miglior percorso possibile ma sempre rispettando le norme di sicurezza e e i limiti di budget. Ai cavalieri la proposta non è piaciuta, o quantomeno l’hanno ritenuta tardiva. Avrebbero voluto, infatti, essere sentiti prima, e non ora.
Se nei prossimi giorni non si dovessero registrare svolte improvvise, dunque, quella di domenica 28, di mattina, sarà la prima sfilata del Redentore senza cavalieri. La sfilata partirà alle 10 dallo stadio Quadrivio e poi percorrerà via Lamarmora, piazza delle Grazie, il corso Garibaldi, fino all’arrivo davanti alla Cattedrale. (v.g.)