La Nuova Sardegna

Nuoro

Folla da record in festa a Perdasdefogu

Folla da record in festa a Perdasdefogu

Cinquemila spettatori per la celebrazione dei trent’anni del gruppo folcloristico “Silvana Coni”

09 agosto 2016
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PERDASDEFOGU. Tanta gente a Perdasdefogu, nella sua storia millenaria, non si era mai vista: da quattro a cinquemila persone per festeggiare i trent’anni del gruppo folcloristico “Silvana Coni” in compagnia dei gruppi di Nule, Masainas, Siurgus Donigala, Tertenia e Tortolì. Un autentico successo che incorona re il capogruppo, Sebastian Lai, architetto, regista di una manifestazione perfetta che ha coinvolto non solo tutto il paese ma anche molti centri di tutta l’isola. Una turista inglese, Sharon Petterley, di Cambridge: «Ho visto una intera comunità partecipare solidale a un suo evento in un mix esaltante di folclore e storia. Sono rimasta entusiasta non solo dei costumi ma dei balli: e se uno sta attento trova le differenze tra un passo e l’altro. Stupefacente, very wonderful, il ballo della capra». Carla Verassetti, di Treviso: «Mi hanno parlato della processione del 12 settembre con i panni colorati, verrò a vederli».

Aveva iniziato venerdì sera, in piazza Longevità, la studiosa di tradizioni popolari Franca Rosa Contu (dell’Isre di Nuoro) molto severa nel giudicare veri e falsi costumi «che devono essere comunque ancorati alla tradizione non alle pulsioni momentanee di improvvisatori che mischiano il sacro col profano». Molto apprezzata (esclusi alcuni animalisti che hanno però accettato «il piacere provato dalla maggioranza» dicendo francescanamente «e chi sono io per giudicare?») la cottura del vitello intero all’interno del parco di Santa Barbara: cuochi-arrostirori professionisti giunti da Sassari e Quartu Sant’Elena. Il vero clou (apprezzata conduttrice della serata la giornalista Sara Marceddu, master a La Sapienza di Roma) alle 22 nell’anfiteatro di porfido dove, fino alla due del mattino, sotto i lecci secolari si sono esibiti i gruppi folcloristici in compagnia dei tenores dell’università di Cagliari “Terramea”, giovani laureandi e laureati che hanno proposto un mix del meglio del repertorio musicale sardo con richiesta di bis per “Sa crapola” e per il superclassico “Non potho reposare” che è stato riproposto tre volte consecutivamente con tanto di infiniti selfie. Tra i più soddisfatti il sindaco Mariano Carta che ha ringraziato Sebastian Lai per «portare con orgoglio, fuori dalla Sardegna e dall’Italia, il nome di Perdasdefogu e le sue radicate tradizioni».

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