La Nuova Sardegna

SINISCOLA. Ancora un delfino morto nel litorale della costa orientale. L’ultimo ritrovamento dopo i tre tursiopi rinvenuti nei mesi scorso a Cala Liberotto e Osalla in agro di Orosei e a sa Petra Ruia nel comune di Siniscola, è di ieri mattina. A fare la scoperta sulla spiaggia di S’ena e Sa Chitta è stata Alessandra Podda originaria di Nuoro in vacanza nel centro baroniese.

Il ritrovamento nei pressi della foce dello stagno di salina Manna e, a fare scalpore è il profondo squarcio che la carcassa, in mare da alcuni giorni, aveva nella parte ventrale, segno evidente che qualcuno doveva avergli strappato il musciame, l’unica parte commestibile. Come ad Orosei, anche questa volta quindi l’animale era stato mutilato prima di arrivare sulla battigia trasportato dalla forte mareggiata di sabato. Subito sono partite le segnalazioni e sul posto, sono prima arrivati gli agenti della polizia municipale e gli uomini del corpo forestale di Siniscola. Come è prassi in questi casi, è stato subito fatto intervenire il veterinario della Asl reperibile che ha redatto la perizia necroscopica e disposto l’interramento, eseguito poi dagli operai del comune di Siniscola con l’ausilio di una ruspa. Dell’accaduto, nei prossimi giorni sarà probabilmente informata la procura della Repubblica di Nuoro.

Non è infatti escluso che il delfino possa essere rimasto impigliato in qualche rete dislocata al largo dai pescatori e poi ucciso a colpi di coltello. Un’ipotesi per il momento anche se la profonda ferita riscontrata sulla carcassa, renderebbe plausibile. La presenza di numerosi delfini al largo delle acque di Siniscola e Orosei, era stata segnalata da diportisti e bagnanti. (l.s.)