La Nuova Sardegna

Nuoro

Inceneritore, la giunta analizza il verdetto del Tar

di Tito Giuseppe Tola
Inceneritore, la giunta analizza il verdetto del Tar

Macomer, conferenza stampa del sindaco e del capogruppo di maggioranza Congiu invita le associazioni di categoria a partecipare al dibattito su Tossilo

19 luglio 2016
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MACOMER. La sentenza del Tar che ha bloccato il progetto di revamping dell’inceneritore di Tossilo fa discutere. In attesa di ciò che deciderà la Regione su una possibile impugnazione di fronte al Consiglio di Stato, intanto, si valuta ciò che effettivamente ha detto il Tribunale amministrativo di Cagliari.

Gli aspetti sanitari. Ieri ne hanno parlato in una conferenza stampa il sindaco, Antonio Succu, e il consigliere regionale e capo gruppo di maggioranza in comune, Gian Franco Congiu. Il sindaco si è soffermato sugli aspetti sanitari e ambientali spiegando che il Tar ha preso in considerazione aspetti amministrativi dei ricorsi legati al Piano regionale dei rifiuti, ma ha certificato che non ci sono e non ci sarebbero state emergenze legate a salute e ambiente. Secondo il Tar, dunque, non c’è nessuna emergenza legata a patologie tumorali. «Hanno creato nella popolazione un’ansia ingiustificata – ha detto il sindaco –, e l’ansia è una patologia. Chi l’ha causata ne è responsabile. I giudici hanno esaminato la documentazione e hanno dedotto che il problema non c’è».

I dati sui tumori. Succu ha parlato poi dei dati del registro tumori. Gli ultimi sono pubblicati sul sito del comune e comprendono tutto il 2015. «Ammettendo pure per assurdo che l’inceneritore possa aver causato malattie tumorali – ha detto –, dai dati del registro tumori della Asl risulta l’esatto contrario. Emerge infatti che a Macomer non ci sono più casi che altrove. Quei dati usciti nel dicembre del 2015 che davano numeri diversi rispetto alla realtà attuale comprendevano anche la Planargia, che all’epoca faceva capo alla Asl di Nuoro e quindi al distretto di Macomer. Ho chiesto i dati scorporati, ma non me li hanno dati. Con quelli degli ultimi anni fino al 2015 emerge una realtà diversa che mi fa sospettare dell’attendibilità scientifica dei dati precedenti».

Mortalità da tumore. Il 7 giugno, appena li ha avuti a disposizione, il sindaco ha inviato i nuovi dati a tutti i sindaci della provincia di Nuoro e ai consiglieri comunali e li ha pubblicati sul sito del Comune. Li porterà poi alla prossima riunione di Consiglio prevista a breve. «Questo – ha detto – perché sia tutto trasparente. Sulle questioni che riguardano la salute lo abbiamo sempre fatto. La sentenza del Tar ci rende giustizia anche su questo aspetto». Poi ha illustrato i dati. Per quanto riguarda la mortalità generale causata dai tumori, l’area di Macomer, che comprende anche i comuni di Sindia, Silanus, Dualchi, Bortigali, Borore e Birori, è terza preceduta dall’area di Nuoro e Ottana e seguita da quelle di Sorgono e Siniscola.

Il rischio salute. Nel corso della conferenza stampa è stata poi commentata la parte della sentenza che riguarda la salute, nella quale è spiegato che «non si sono osservati danni complessivi alla salute della popolazione correlati a esposizioni attribuibili agli impianti di incenerimento» e che non è in nessun modo dimostrata «la sussistenza di causalità fra incidenza di malattie tumorali-mortalità e impianti di termovalorizzazione di nuova costruzione». La sentenza sottolinea ancora che «la mortalità media per tumori non differisce da quelle rilevata in tutta la regione» e conclude che «la sussistenza di rischi per la salute pubblica e l’ambiente non è stata dimostrata» e che non risulta violato il principio di precauzione dell’Ue, che consiste nella valutazione del rischio per la salute umana.

Il futuro di Tossilo. Gian Franco Congiu ha invitato le associazioni di categoria, finora defilate, a partecipare al dibattito sul futuro di Tossilo, che lui ritiene che debba continuare a essere «un polo integrato della gestione dei rifiuti», e invita tutti a riprendere il ragionamento su questo. Poi si sofferma sul futuro e i timori del personale dell’impianto e su chi ha «esultato» per la sentenza. Ricorda che il Tar ha detto chiaramente che non ci sono rischi per la salute e ha accusato i consiglieri regionali che hanno esultato per la sentenza di «ambientalismo a corrente alternata».

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