La Nuova Sardegna

Nuoro

Al Consorzio industriale le proposte dei lavoratori

di Federico Sedda
Al Consorzio industriale le proposte dei lavoratori

Ottana, dopo le proteste i 17 dipendenti indicano il percorso per evitare la fine «La salvezza sta nella diversificazione produttiva delle attività consortili»

10 luglio 2016
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OTTANA. Non solo proteste, ma anche proposte per un nuovo futuro. I lavoratori del Consorzio industriale provinciale di Nuoro, che nei giorni scorsi hanno protestato per la mancata corresponsione dello stipendio di giugno e della quattordicesima, indicano anche il percorso per evitare che l'ente consortile finisca sul lastrico a causa della crisi economica e finanziaria in cui si dibatte.

«Negli ultimi tempi – scrivono i 17 dipendenti in una lettera inviata agli assessorati regionali all'Industria e al Lavoro, al prefetto e al commissario della provincia di Nuoro – il Consorzio si è impegnato, con il sostegno dei sindacati, nella ricerca di soluzioni valide per garantirne la sostenibilità economica anche nell'ipotesi che la crisi industriale di Ottana continui».

La soluzione indicata è quella della diversificazione produttiva delle attività consortili finora limitate quasi esclusivamente alla depurazione e allo smaltimento dei reflui e dei fanghi industriali. Attività, queste, che la chiusura di Ottana Polimeri e di Ottana Energia ha ridotto al minimo. «Le soluzioni individuate – ricordano i dipendenti del Consorzio, che vedono sempre più a rischio il loro posto di lavoro – sono state messe a punto nei progetti presentati da tempo agli enti provinciali e regionali per avere la autorizzazioni necessarie per trattare nell'impianto di depurazione di Ottana i rifiuti liquidi provenienti dall'autospurgo. A ciò si aggiunge la gestione da parte del Consorzio di un centro di compostaggio a Pratosardo per il conferimento dei rifiuti umidi del Nuorese. Il tutto – aggiungono i lavoratori del Consorzio – con il duplice scopo di garantire gli stipendi ai dipendenti e di continuare a erogare i servizi alle imprese rimaste».

Queste pratiche hanno inciampato, finora, nei tempi lunghi della burocrazia. «Il nodo per mandare avanti la diversificazione delle attività gestite dal Consorzio negli agglomerati industriali di Ottana, Bolotana e del Sologo – sottolineano, infatti, i lavoratori nella lettera – sta nei tempi degli iter autorizzativi che, da un lato, allungano la definizione dei progetti presentati e, dall'altro, aumentano le preoccupazioni e il disagio dei dipendenti ancora senza stipendio».

Da qui l'appello alla Regione e agli enti che fanno parte del Consorzio (i comuni di Macomer, Borore, Noragugume, Ottana, Bolotana, Siniscola, Galtellì, Lula e la provincia di Nuoro) affinché si occupino finalmente dei problemi del Consorzio industriale.

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