Nuoro, 430 reperti nuragici recuperati in Svizzera
Operazione dei carabinieri del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale
NUORO. Sono 430 i reperti acheologici di provenienza prevalentemente nuragica recuperati in Svizzera dai carabinieri del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale. Tutti i pezzi sono così tornati in patria. I dettagli dell'operazione sono stati resi noti questa mattina, martedì 5 luglio, nella caserma di Sant’Onofrio, sede del comando provinciale dell'Arma, dal capitano Paolo Montorsi, comandante del Nucleo carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Cagliari, e da alcuni funzionari archeologi della Soprintendenza archeologia della Sardegna. Nell’occasione sono stati esposti i reperti recuperati.
Circa 430 reperti archeologici della Sardegna, di prevalente provenienza nuragica, sono stati recuperati dai carabinieri del comando Tutela patrimonio culturale di Cagliari e dalla sezione Archeologia di Roma in Svizzera, dov’erano custoditi da uno studio legale. I pezzi, esportati illecitamente, erano in possesso degli eredi di un collezionista svizzero, morto da tempo, che hanno poi accettato di restituirli all’Italia dopo una lunga trattativa con i loro legali, depositari dei reperti.
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Una volta rimpatriati, la loro autenticità e provenienza sono state accertate dai funzionari della Soprintendenza Archeologia della Sardegna. A quasi tutti i pezzi della collazione è attribuito un notevole valore storico-scientifico-culturale con l’eccezione di un centinaio, risultati riproduzioni di pregiata fattura, ma realizzate in serie e in epoca moderna. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Nuoro Emanuela Porcu, sono ancora in corso per accertare origine e formazione della collezione e individuare i responsabili dell’esportazione dei reperti autentici e della produzione dei pezzi giudicati falsi.