La Nuova Sardegna

Nuoro

Il “BiFotoFest” 2016 dedicato alla figura di Antonia Dettori

di Mattia Sanna
Il “BiFotoFest” 2016 dedicato alla figura di Antonia Dettori

L’evento di Mogoro in ricordo della freelance orgolese Il Festival della fotografia si terrà dal 18 giugno al 3 luglio

18 giugno 2016
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ORGOSOLO. Il Festival della fotografia in Sardegna ricorda la figura di Antonia Dettori, scomparsa alcuni mesi fa. La manifestazione di quest’anno, la “BiFotoFest” 2016, in programma a Mogoro dal 18 giugno al 3 luglio prossimo, presso i locali della Fiera del tappeto, sarà intitolata alla memoria della freelance orgolese, protagonista della passata edizione. «Se è vero che siamo solo di passaggio, alcuni autori lasciano il loro segno, ne sono esempio i lavori di Antonia, che con la sua sensibilità e passione ha lasciato tracce indelebili, che sono testimoni del nostro tempo» spiegano dall’organizzazione della kermesse.

Antonia Dettori era uno spirito libero. Le piaceva andare dove voleva. Da sola. Con se stessa. Questo suo vagare spontaneo, senza limitazioni le aveva garantito “fama” in buona parte della Sardegna. Il suo era un peregrinare istintivo, animato da una curiosità che le faceva assumere una prospettiva e un punto di vista originale, unico. «Incalzava tutti, “ispantosa”, fingeva meraviglia con domande delle quali conosceva già la risposta, per sapere di più, per andare oltre, per non dare l’aria di chi conosceva già tutto» dice di lei Gianni Carta, rappresentante dell’associazione Frontes. Qualche anno fa, poco prima di essere colpita da una malattia vigliacca, che non lascia scampo, aveva completato la sua opera, probabilmente più bella, intensa e rappresentativa. “Quaderni di fabbrica” è lo sguardo su ciò che resta di politiche industriali, che hanno avvelenato per anni il centro Sardegna. Gli impianti chimici di Ottana sono oggi ruderi, residui di un passato e di ambizioni folli, mai decollate. Di fronte a loro le esistenze di tanti operai, ritratti nelle loro nuove vite. Ritornati alle campagne o rimasti a casa, con in mano il residuo di mansioni e competenze, che forse oggi servono a ben poco. Osservando questo meraviglioso catalogo, del quale si coglie il valore sociale, oltre che artistico, è facile allora intuire la validità di una scelta. Dedicare oggi ad Antonia Dettori un festival, che racconta la fotografia isolana significa riconoscerne la personalità sopra le righe, la passione, il talento, la profondità. Lo spessore umano e la grandezza non comune di questa donna barbaricina, fiera del suo sangue orgolese.

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