La Nuova Sardegna

Nuoro

perdasdefogu

Progetto Ipia di monitoraggio ambientale

di Claudia Carta

PERDASDEFOGU. Si scrive “Ayo”, si legge “Assemble Your Object” e ha il grande merito di essere un progetto realizzato, mani, anima e cuore, dai ragazzi dell’Ipia di Perdasdefogu, un istituto che fa...

16 giugno 2016
2 MINUTI DI LETTURA





PERDASDEFOGU. Si scrive “Ayo”, si legge “Assemble Your Object” e ha il grande merito di essere un progetto realizzato, mani, anima e cuore, dai ragazzi dell’Ipia di Perdasdefogu, un istituto che fa capo al “Businco” di Jerzu.

L’iniziativa ricade fra le azioni di contrasto alla dispersione scolastica che trova in “Tutti a Iscol@” il progetto leader negli interventi di settore. Venerdì 17 giugno, alle ore 11:00, “Ayo” verrà presentato nella sede dell’istituto, in via Cristoforo Colombo, a Perdas, alla presenza del dirigente scolastico, Ignazio Podda e del sindaco di Foghesu, Mariano Carta.

La parola andrà innanzitutto agli studenti per illustrare un’idea formativa che ha consentito la realizzazione di un sistema di monitoraggio ambientale con tecnologia “Internet of Things”.

Ne descriveranno gli obiettivi e le attività svolte, presentando quindi il prodotto finito, la sua sperimentazione, il rendimento e le molteplici funzionalità.

Realizzato in collaborazione con Hedya – società cagliaritana di ingegneri con esperienza consolidata in progetti di ricerca, sviluppo e realizzazione di impianti tecnologici – l’iniziativa ha coinvolto gli studenti in attività pratiche sulla progettazione e realizzazione di un sistema di monitoraggio ambientale di un paese o di un quartiere, costruendo, posizionando e collegando via wireless un insieme di sensori per la rilevazione di dati ambientali e la successiva messa in rete di questi dati per la fruizione pubblica.

Così, se da un lato “Ayo” consentirà agli studenti di imparare a identificare un problema, individuare gli strumenti da utilizzare e infine realizzare la soluzione e metterla in opera, dall'altro, al termine dell’esperienza, essi avranno a disposizione le conoscenze di base per costruirsi, ad esempio, una piccola rete IoT per gestire gli accessi in casa propria, per accendere le luci di una o più stanze (o del laboratorio) in presenza di persone, e altro.

Ma non finisce qui. Gli studenti infatti verranno coinvolti, con i loro rispettivi smartphone, nella realizzazione di una rete in cui ogni dispositivo misurerà: data e ora; posizione geografica tramite rilevatore Gps; umidità; temperatura e pressione.

Un modo innovativo per trasformare una classe di semplici studenti in un équipe di giovani appassionati, con competenze tecnologiche, organizzative e di comunicazione.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative