La Nuova Sardegna

Nuoro

macomer

La Forestale sospende l’estrazione del sughero

La Forestale sospende l’estrazione del sughero

L’ottanta per cento delle piante del Marghine sono state aggredite dalla “processionaria”

10 giugno 2016
2 MINUTI DI LETTURA





MACOMER. Nei boschi del Marghine mai come nella primavera del 2016 il bruco della “processionaria” aveva spogliato le querce da sughero divorando le foglie. L’infestazione ha assunto dimensioni senza precedenti che hanno reso necessario adottare misure per impedire che il taglio del sughero possa causare ulteriori danni alle piante. Per impedire che alla defogliazione, che ha interessato più dell’ottanta per cento delle chiome degli alberi, si aggiunga un ulteriore stress vegetativo legato a interventi sulla corteccia, l’ispettorato di Nuoro del Corpo forestale ha disposto la sospensione delle attività di estrazione del sughero in molti Comuni della provincia e, nello specifico della Sardegna centrale, il provvedimento riguarda i territori di Bolotana, Dualchi, Lei, Nioragugume, Ottana, Silanus, Birori, Borore, Bortigali, Macomer e Sindia. Quelli che colpiscono le querce da sughero sono insetti defogliatori dei generi lymantria e malacosoma, bruchi che vengono comunemente e impropriamente chiamati “processionaria”. Nel Marghine hanno colpito anche i lecci e i “nidi” di ragnatele con i bruchi sono stati notati persino su altre piante. Il danno causato dagli insetti è enorme. L’infestazione è di portata senza precedenti e in alcune zone si notano piante che presentano già dei rami secchi. Il problema si ripresenta ogni anno, ma nel 2016 ha assunto dimensioni che preoccupano. Negli anni scorsi è stato chiesto un intervento di disinfestazione alla Provincia, che andava eseguito in determinati periodi, cioè quando la farfalla depone le uova e prima che queste si schiudano diventando bruchi. Alle richieste avanzate da comuni e associazioni agricole non ha fatto seguito nessun tipo di intervento. La farfalla i cui bruchi sono dei potenti defogliatori dei boschi si chiama lymantria dispar. Forse a causa dell’andamento climatico, quest’anno ha infestato in maniera pesante i boschi della zona. Percorrendo un bosco si ha la sensazione di imbattersi in alberi fantasma che in piena primavera si presentano senza foglie. Il voracissimo bruco ha mangiato tutto. Molte piante finiranno per seccare. (t.g.t.)

In Primo Piano
Politica

Regione, la giunta Todde annulla la delibera per la costruzione di quattro nuovi ospedali

Le nostre iniziative