La Nuova Sardegna

Nuoro

A tu per tu con Capossela Un magico live all’Eliseo

di Stefania Vatieri
A tu per tu con Capossela Un magico live all’Eliseo

Il cantautore ha presentato il suo nuovo album doppio “Canzoni della Cupa” Un divertente duetto con l’amico e compagno di tanti concerti Gavino Murgia

09 giugno 2016
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NUORO. Sarebbe dovuto rientrare a Milano dopo aver passato qualche giorno nel sud dell'isola per promuovere il suo nuovo album "Canzoni della Cupa ". Ma da buon sardo acquisito Vinicio Capossela – cittadino onorario di Ottana dal 2007 – non ha rifiutato l'invito dell’amico e compagno di lavoro Gavino Murgia, che ha fatto da mediatore alla richiesta espressa dall'assessore alla Cultura Sebastian Cocco di inserire anche Nuoro tra le città in cui l'artista presenta il suo ultimo cd. Senza farselo ripetere due volte il cantante di origini irpine è arrivato nel cuore della Barbagia al volante del suo camper vintage Mercedes dopo aver attraversato mezza isola con i portelloni spalancati effetto aria condizionata e l'immancabile cappello sulla testa.

Ad accoglierlo, martedì sera, un Teatro Eliseo traboccante di fan e curiosi che in religioso silenzio hanno ascoltato avidamente il racconto che lo ha portato dopo 13 anni di gestazione alla sua ultima fatica. «L’album “Canzoni della Cupa” ha avuto la sua prima gestazione nell’estate del 2003 proprio in Sardegna – ha raccontato Vinicio Capossela – quando in una seduta di registrazione allo studio Sinis di Andrea Cutri a Cabras furono incisi una decina di pezzi poi confluiti in questo progetto. Si tratta di un album doppio di 28 canzoni, diviso in due parti: Polvere e Ombra – spiega al pubblico dell'Eliseo mentre si accarezza la lunga barba, aggiustandosi l’immancabile cappello stile cowboy – Si apre con il canto di lavoro "Femmine" e si chiude con "Il treno" è fatto di canzoni folk riprese dalla tradizione del sud Italia».

Il suo nuovo disco è un viaggio in Alta Irpinia, terra montuosa nella provincia di Avellino dov’è nato suo padre,Vito. L’unico brano che non proviene dalla tradizione del sud Italia, ma dalla Sardegna è "Componidori".

«La prima registrazione del disco l’ho fatta a Cabras— spiega Capossela —. Mentre ero lì una ragazza mi ha parlato del cerimoniale della Sartiglia, una festa che per un giorno eleva a Dio uno degli uomini più meritevoli della comunità e che ho cercato di raccontare con uno sguardo puramente femminile. Ma se devo dirla tutta ciò che più mi affascina della Sardegna è il carnevale barbaricino».

Per costruire "Canzoni della Cupa ", il cantautore ha attinto da canti di paese, sonate e ballate trobadoriche, ma anche dal repertorio di cantautori italiani del passato: uno su tutti Matteo Salvatore.

Ed è proprio sulle note di quest'ultimo che in duetto con il talentuoso sassofonista Gavino Murgia ha improvvisato tra le mura dell'Eliseo un mini concerto andato avanti per quasi un'ora e accompagnato dallo scrosciate applauso del pubblico in sala. Ti stai divertendo?, gli chiede Murgia tra una pausa e l'altra con sguardo complice, l'amico ricambia l'occhiata e annuisce, ride e ricomincia a cantare e ballare.

Da adesso sino a tutta l’estate, Vinicio Capossela sarà in giro in tutta Italia con il tour "Polvere" (organizzato da F&P Group) e farà tappa il 29 luglio all'Arena Sant'Elia di Cagliari per l'unico concerto finora programmato in Sardegna. Ma, come lui stesso ha detto a fine serata, «stiamo lavorando per riuscire a metter su anche una seconda tappa a Nuoro».

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