La Nuova Sardegna

Nuoro

Schiavi in un ovile-lager, tre romeni in fuga sulla 131 dcn

Il pronto soccorso dell'ospedale San Francesco di Nuoro
Il pronto soccorso dell'ospedale San Francesco di Nuoro

Fuggiti e intercettati dalla polizia, sono stati soccorsi in ospedale: ora sono ospiti di una comunità

31 maggio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Denutriti, disidratati, con gli abiti stracciati e quasi allo stremo delle forze: così tre romeni, due di 25 anni e uno di 56, sono stati avvistati la sera del 29 maggio scorso da una pattuglia della polizia stradale di Ottana mentre a piedi percorrevano una strada di penetrazione agraria parallela alla statale 131, a cinque chilometri da Nuoro. In quel preciso momento per loro è finito un incubo. Hanno raccontato di essere scappati dopo un mese di «lavori forzati» da un ovile del centro Sardegna, in cui hanno lavorato alle dipendenze di un uomo che li maltrattava e gli negava anche il cibo. Il caso è passato nelle mani dei dirigenti della Questura di Nuoro che in base alle indagini di questi giorni hanno collocato il paese nelle campagne di Tiana, nel Mandrolisai.

Quando sono stati intercettati dalla Polstrada, i tre romeni avevano già percorso circa 100 chilometri in direzione di Nuoro. Subito soccorsi dagli agenti, sono stati poi trasportati con un'ambulanza del 118 all'ospedale San Francesco, nel capoluogo barbaricino, dove sono stati rifocillati e visitati, quindi portati in una comunità del Nuorese. «Sono in corso accertamenti per valutare l'attendibilità delle dichiarazioni - fa sapere la Questura - nonché eventuali responsabilità sulla vicenda».

E le responsabilità, se venissero accertati i fatti, sarebbero pesanti. Secondo il racconto dei tre romeni, sarebbero stati attirati in Sardegna con la promessa di un lavoro e di una sistemazione, ma al loro arrivo, un mese fa, avrebbero trovato un ovile-lager dove il proprietario li trattava come bestie. A loro dire lavoravano tutto il giorno e parte della notte, mangiando un solo pasto, senza mai potersi allontanare dall'azienda. Domenica hanno deciso di ribellarsi e di scappare. Un fascicolo è stato trasmesso alla Procura di Nuoro che coordina le indagini della Polizia: il passo successivo alla verifica del racconto degli stranieri sarà quello di capire se esista in questa zona della Sardegna una tratta di 'schiavì provenienti dall'est Europa.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative