La Nuova Sardegna

Nuoro

La Caletta, affonda un peschereccio: padre e figlio in salvo

di Sergio Secci
Una motovedetta della guardia costiera
Una motovedetta della guardia costiera

Tragedia sfiorata grazie alla guardia costiera in una zona di pesca conosciuta come il “Macchione” nelle acque davanti a Orosei

30 maggio 2016
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LA CALETTA. Si sono salvati grazie a un piccolo canotto che avevano a bordo e su cui sono saliti pochi attimi prima che la loro imbarcazione da pesca si inabissasse dopo aver preso in pieno un tronco. Si è sfiorata la tragedia ieri 30 maggio nel mare antistante Punta Nera in una zona di pesca conosciuta come il “Macchione” nel mare antistante il territorio di Orosei alcune miglia al largo della costa orientale. Due pescatori della marineria di la Caletta, Giuseppe Loddo di 52 anni e il figlio di ventotto.

I due erano impegnati nelle operazioni di pesca a bordo dell’imbarcazione squalo III, una motonave di tredici metri e 7,53 tonnellate di stazza utilizzata per la pesca a strascico. I due pescatori avevano lasciato il porto di la Caletta in mattinata e dopo aver eseguito alcune calate, avevano superato il promontorio di capo Comino e si sono diretti verso Cala Liberotto. Dopo aver mollato le reti, i due erano impegnati nelle consuete operazioni di pesca, atti ripetuti centinaia di volte a qualche miglio di distanza dalla costa. Tutto sembrava procedere senza problemi se nonchè intorno alle undici e trenta, la prua dell’imbarcazione pare abbia urtato violentemente un corpo semisommerso, forse un tronco ed ha subito iniziato ad imbarcare acqua.

I due pescatori, si sono diretti subito sottocoperta ed hanno cercato di tamponare la falla ma lo squarcio evidentemente, era troppo grande e così dopo aver dato l’allarme sul canale sedici d’emergenza alla capitaneria di porto di Olbia, hanno calato a mare un piccolo gommone ed atteso l’arrivo dei soccorsi. Il segnale raccolto dal Sar di Olbia è rimbalzato subito a La Caletta dove il comandante del porto Mario Cubeddu, vista l’assenza della CP 802 che si trova in cantiere, ha disposto l’immediata uscita di un mezzo veloce della ditta Gold hook, su cui sono saliti a bordo anche due marinai della guardia costiera. Procedendo a tutta velocità l’imbarcazione ha raggiunto la zona del naufragio alle 11,55 recuperando i due naufraghi. Nel frattempo, da Olbia è arrivata anche una motovedetta della guardia costiera ma per il peschereccio non ce stato nulla da fare ed è affondato adagiandosi su un fondale di circa quaranta metri. Le uniche cose che si è riusciti a recuperare, sono i documenti di bordo.

Padre e figlio comprensibilmente scossi per quanto accaduto, sono stati portati negli uffici della guardia costiera di la Caletta per essere interrogati e spiegare la dinamica dell’incidente. Sul fatto, così come prevede il codice della navigazione, sarà aperta un inchiesta per vedere se ci siano eventuali responsabilità . non siglare

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