La Nuova Sardegna

Nuoro

Posada, a rischio la guardia medica: Tola scrive a Renzi

di Sergio Secci
Posada, a rischio la guardia medica: Tola scrive a Renzi

Il sindaco: «La riforma non serve a migliorare il servizio» La paventata chiusura costringerebbe i pazienti a spostarsi

18 maggio 2016
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POSADA. Anche a Posada c’è grande timore per la paventata chiusura delle guardie mediche che costringerebbe i pazienti a recarsi al pronto soccorso di Nuoro per qualsiasi urgenza nelle ore notturne.

La sede di via Nazionale che serve oltre che i residenti di Posada anche quelli del comune di Torpè rischia seriamente la chiusura se dovesse andare in porto la riforma che interessa tutto il territorio nazionale.

Il sindaco Roberto Tola, così come stanno facendo numerosi primi cittadini del territorio, ieri ha inviato una missiva al presidente del consiglio Matteo Renzi per esprimere a nome di tutta la popolazione residente una forte preoccupazione per l’ipotesi prospettata dal coordinatore della Sisac Vincenzo Pomo.

L’assistenza medica territoriale, dovrebbe passare dalle attuali 24 alle 16 ore escludendo quindi il servizio di guardia medica che nei paesi, rappresenta l’unico presidio sanitario a tutela di anziani, disabili e malati cronici.

La soppressione della guardia medica, andrà a pesare sul 118 dalla mezzanotte alle otto del mattino, causando quindi un aggravio lavorativo per questo servizio che si troverebbe a svolgere in contemporanea i codici rossi d’emergenza e le visite per patologie minori.

«Una situazione – scrive nella lettera Roberto Tola – che provocherà disfunzioni nell’assistenza medica molto gravi con il pericolo d’intasamento dei pronto soccorso e disagi enormi per gli utenti che risiedono nelle aree geografiche meno raggiungibili. Una riforma – conclude il primo cittadino di Posada – che non serve al miglioramento del servizio e non porterà alcun risparmio».

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