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Traffico d’armi, continua il processo per Pietro Farina

Traffico d’armi, continua il processo per Pietro Farina

NUORO. È ripreso ieri, davanti al tribunale in composizione collegiale, il processo a carico di Pietro Farina, accusato di traffico di armi. La storia risale al 2012 quando la squadra mobile della...

07 maggio 2016
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NUORO. È ripreso ieri, davanti al tribunale in composizione collegiale, il processo a carico di Pietro Farina, accusato di traffico di armi.

La storia risale al 2012 quando la squadra mobile della questura di Nuoro aveva avviato una complessa indagine su un traffico di armi – peraltro di grosso calibro, come P38 e 357 magnum– che aveva portato in carcere Pietro Farina e l’amico Roberto Congiu, che stavano probabilmente progettando un omicidio. Con loro era finito in manette anche un’ ex guardia giurata di Nuoro, un 42enne nuorese. Nella vicenda era finito, a sua insaputa, anche un panettiere nuorese, Santino Fois, stroncato da un infarto proprio durante una perquisizione della polizia.

Ieri in aula gli ispettori di polizia hanno ricostruito l’inchiesta che era partita da un controllo della squadra mobile di Nuoro che aveva notato l’acquisto, in pochi giorni, da una parte di una ex guardia giurata, di ben sette pistole e 400 munizioni in alcune armerie di Nuoro, Olbia e Oristano.

La guardia giurata, un 42enne nuorese, fresco di licenziamento, si era inventato un nuovo lavoro, prima che gli venisse revocata l’autorizzazione per la detenzione delle armi: acquistare le pistole e rivenderle sul mercato nero. Ed è proprio a Pietro Farina che l’ex guardia giurata avrebbe ceduto una P38 Smith & Wesson e 145 cartucce. Il traffico di armi sarebbe proseguito se i poliziotti non avessero seguito le loro mosse e, soprattutto, ascoltato le loro conversazioni.

A far scattare l’operazione della polizia era stato un colloquio tra Pietro Farina e il suo amico Roberto Congiu. I due, discutendo proprio della P38 che Farina aveva acquistato dalla guardia giurata, avrebbero chiaramente fatto riferimento a una spedizione punitiva. Che bisognava fermare, a ogni costo. E così, il 6 luglio del 2012 erano finiti in manette Pietro Farina e Roberto Congiu. Poi, qualche giorno dopo, era stata arrestata anche l’ex guardia giurata. La prossima udienza è stata fissata per il 17 giugno. (g.z.)

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