La Nuova Sardegna

Nuoro

Orgosolo, diga di Cumbidanovu: speranze per la ripresa dei lavori

di Mattia Sanna
Orgosolo, diga di Cumbidanovu: speranze per la ripresa dei lavori

Ieri a Cagliari il commissario Felice Corda ha ricevuto rassicurazioni dall’assessore regionale Il cantiere dovrebbe riaprire entro l’anno. La costruzione dell’opera è cominciata più di 25 anni fa

06 maggio 2016
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ORGOSOLO. Ultimi giorni di lavoro per il commissario Felice Corda, impegnato ieri in un importante incontro nell’assessorato regionale dei lavori pubblici. A separarlo dalla fine dell’incarico appena trenta giorni, urne permettendo. Tuttavia, l’ex dirigente dell’Ente foreste non sembra intenzionato a prendersi una pausa. Porterà a termine le incombenze fino a quando la nuova amministrazione non verrà eletta, garantendo fino in fondo l’assolvimento del compito assegnatogli dalla Regione. Avanti tutta, insomma.

«Non mi occupo di consultazioni – dichiara – la politica farà le proprie scelte, le formazioni scenderanno in campo e si contenderanno con i programmi il risultato migliore. Io sono stato chiamato a risolvere le questioni aperte, almeno alcune, e ci sto provando». Non è chiaro ancora se sabato, alle fatidiche ore 12, presso l’ufficio elettorale del comune dei murales, arriverà una sola lista, alimentando l’incubo quorum e rendendo assai probabile una proroga della missione di Corda nel cuore della Barbagia. Ma tale eventualità per ora non è all’ordine del giorno del commissario. Nella sua agenda , infatti, compaiono diversi punti. Non ultimo, il tema della ricostruzione post alluvione, sul quale si è confrontato ieri a Cagliari. Il ripristino del collegamento di Badu ‘e harru, ceduto a seguito del nubifragio del novembre 2013, è, senza dubbio, un argomento sentito dalla comunità barbaricina e una priorità invocata soprattutto dal mondo rurale, che al di là del Cedrino vede collocate numerose delle proprie aziende. Qui non manca, inoltre, qualche abitazione privata, rimasta isolata rispetto al comune di appartenenza, all’agglomerato urbano. Tagliata completamente fuori dai servizi. Distanze troppo lunghe e collegamenti poco agevoli separano questa parte dell’agro dall’abitato. Un vero dramma, divenuto dopo troppi mesi una prassi insostenibile. Tuttavia, sembrano giungere buone notizie. «Siamo arrivati a una soluzione tecnica – annuncia Felice Corda – è stato presentato un progetto e sulla base di questo possibile intervento verranno studiati i costi e le risorse necessarie, ipotizzando un finanziamento adeguato». Altro tema cruciale, al centro della recente riunione svoltasi nell’assessorato regionale ai lavori pubblici, è stata la diga di Cumbidanovu, opera ricadente nel territorio orgolese, la cui costruzione venne inaugurata nel 1989. Opera, che ha avuto un alternarsi di ripartenze e blocchi. Entro il 2016, se gli annunci saranno confermati, il cantiere riprenderà, esauriti i lavori di pulizia e bonifica post alluvione. A tal proposito, Corda non può che pretendere rassicurazioni in merito, affinché si superino eventuali incertezze e si evitino brutte sorprese.

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