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L’agenzia Laore presenta i progetti sulle biodiversità

L’agenzia Laore presenta i progetti sulle biodiversità

OLIENA. L’agenzia Laore presenta i progetti sulle biodiversità. In varie zone della Sardegna nasceranno i cosiddetti centri di moltiplicazione delle culture arboree e frutticole. I primi...

05 maggio 2016
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L’agenzia Laore presenta i progetti sulle biodiversità. In varie zone della Sardegna nasceranno i cosiddetti centri di moltiplicazione delle culture arboree e frutticole. I primi interesseranno otto centri dell’isola: Oliena, Villanova Monteleone, Villagrande, Arbus, Sanluri, Tinnura, Oschiri, Badesi. I secondi, invece, coinvolgeranno paesi come Gavoi, Arzana, Fonni, Narcao, Castelsardo. Ciascuno dei soggetti investiti dall’iniziativa (aziende agricole, agrituristiche, fattorie didattiche) metterà a disposizione, dunque, un’estensione di un ettaro, adeguatamente preparato per la piantumazione o per la semina. Qui si procederà alla coltivazione di quelle specialità autoctone, delle quali è ricco il patrimonio biologico isolano. Patrimonio, che rischia di scomparire, a seguito di un processo di omologazione e uniformazione, valorizzato purtroppo anche in ambito alimentare. Il programma mira alla divulgazione e alla valorizzazione delle menzionate biodiversità, diffondendo fra i consumatori e fra i produttori la consapevolezza del valore ecologico ma anche nutrizionale, identitario ed economico-commerciale insito nelle svariate produzioni presenti in Sardegna. Destinatari del progetto, in particolare, saranno le scuole. Allo stesso tempo, non mancherà il coinvolgimento delle famiglie, alle quali viene richiesto un ruolo attivo e cosciente nel porre in essere scelte e predilezioni responsabili per ciò che concerne l’alimentazione dei propri figli. Importante sarà anche la sensibilizzazione di altre realtà aziendali, appartenenti alla dimensione rurale, alle quali verranno presentate le opportunità offerte da questa specifica fetta di mercato.

Infine, non possono mancare i comitati sulle biodiversità, investiti del ruolo di testimoni di una rinnovata tendenza, che salvaguardia la ricchezza e la varietà di un sostrato culturale, di cui l’intera comunità delle campagne può essere beneficiaria. Tra i protagonisti del progetto, come si è detto, perfino, un’azienda rinomata del centro barbaricino, “Camisadu”. Una realtà, che da tempo ha creduto e investito nelle straordinarie potenzialità di un patrimonio fatto di specialità e varietà particolarissime. (ma.s.)

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