La Nuova Sardegna

Nuoro

Profughi a Macomer, arriva il no del prefetto

di Tito Giuseppe Tola
Profughi a Macomer, arriva il no del prefetto

Pili (Unidos): «L’ufficio del governo ha dato parere contrario alla proposta» La notizia è emersa durante il sit-in del sindacato Uil della polizia

03 maggio 2016
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MACOMER. Ora c’è anche il parere contrario del Prefetto di Nuoro. Il carcere di Macomer non è idoneo ad accogliere i profughi ai quali il ministero dell’Interno voleva dare sistemazione nella struttura. La notizia, rimasta riservata per alcuni giorni, l’ha data ieri il deputato di Unidos Mauro Pili nel corso del sit-in tenuto nella stazione ferroviaria di Macomer col sindacato regionale della polizia e della polizia penitenziaria Uil per manifestare contro la fuga dei servizi dalle zone interne e per richiamare l’attenzione sulla questione della sicurezza delle zone interne. La scelta della stazione di Macomer non è casuale. Da anni è in atto lo smantellamento strisciante del presidio della polizia ferroviaria. L’ufficio, dove il personale è ridotto all’osso, praticamente sta morendo di inedia. Un paio di trasferimenti senza sostituzioni, e sarà chiuso nonostante Macomer stia cercando di recuperare il ruolo importante di polo del trasporto passeggeri in provincia di Nuoro. Pietro Sortino, coordinatore regionale del sindacato di polizia Uil, ha parlato di «Stato che disinveste nel territorio» e della necessità di presidi delle forze dell’ordine nelle zone interne.

L’intervento di Sortino è stato ripetutamente interrotto dall’altoparlante della stazione che annunciava che l’Atr 365 (il pendolino) proveniente da Sassari e diretto a Cagliari era puntualmente in ritardo di un quarto d’ora. Giovani Biccai, coordinatore di Unidos nel Marghine, ha denunciato il progressivo smantellamento dei servizi a Macomer. «Lo stato smantella – ha detto – , è stato fatto un investimento enorme sul centro intermodale che dovrebbe rilanciare il polo dei trasporti, ma chiudono il posto di polizia ferroviaria. Ci impongono però i migranti con tutti i problemi che ne derivano. Noi siano contrari».

Poi ha parlato Pili, il quale ha denunciato il tentativo sistematico di smobilitare i presidi di polizia in tutta la Sardegna, soprattutto in provincia di Nuoro. «Abbiamo iniziato da Macomer il tour di mobilitazione in difesa dei servizi di polizia e per la sicurezza perché questo è il cuore simbolico della Sardegna – ha detto –. Sembra quasi che lo Stato non si occupi della realtà dei luoghi ed è grave che ciò avvenga nel silenzio delle istituzioni, a partire dalla Regione». Poi ha dato notiza del sopralluogo del prefetto di Nuoro nel carcere e del parere negativo che deriva soprattutto dal fatto che la struttura ha una logistica diversa da quella di altre carceri e dai costi pesanti necessari per l’adeguamento. Giovanni Cabras, segretario Uil della polizia di Nuoro ha ricordato che sono a rischio di chiusura anche i posti di polizia stradale di Ottana, Fonni e Siniscola. L’assessore comunale Marco Gordini parlando del carcere ha detto che è inaccettabile un’imposizione dall’alto che non considera i problemi.

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