La Nuova Sardegna

Nuoro

Orgosolo, verso il voto con l’incubo quorum

di Mattia Sanna
Orgosolo, verso il voto con l’incubo quorum

Il silenzio della campagna elettorale fa temere un lungo commissariamento Anche il sindaco uscente, Deledda, avrebbe deciso di fare un passo indietro

03 maggio 2016
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ORGOSOLO. Elezioni amministrative: i silenzi della campagna elettorale fanno temere la prosecuzione del periodo di commissariamento. Spunta l’incubo quorum. Uno dei competitor già si ritira, ufficializzando la rinuncia alla candidatura dell’intero gruppo rappresentato, quello di “Orgosolo cambia!”, con un comunicato. La decisione per i democratici e la coalizione di centrosinistra, invece, è rinviata a qualche giorno. «Ci siamo incontrati più volte – raccontano – ma finora non è stata trovata l’intesa». In poche parole, nessuno vuole candidarsi a sindaco. Del resto, il periodo non viene ritenuto affatto favorevole. Il comune di Orgosolo attraversa una fase problematica e l’assenza di un governo popolare, seppur per pochi mesi, viene vista da alcuni come la soluzione ideale per rimettere a posto le cose. Va osservato comunque che per quanto il commissario ce la metta tutta, le istituzioni democratiche sono titolari di più ampie prerogative e poteri. Nonostante, insomma, ci si sforzi e si faccia molto oltre l’ordinario, mancano la programmazione, la progettazione, le scelte e gli indirizzi politici. Tuttavia, si diffonde e si amplia all’interno delle forze di opposizione la popolarità del dirigente, chiamato a reggere le sorti del comune barbaricino, dopo le dimissioni di Dionigi Deledda e della sua squadra. «Del resto – commenta senza troppi giri di parole un esponente di spicco dei partiti appartenenti all’ex minoranza – per noi perdere oggi sarebbe catastrofico, significherebbe far trionfare il populismo e le clientele. Al di là di tutto, comunque, in questi giorni, insistente si farebbe il nome di una donna, chiamata a guidare i movimenti avversari rispetto all’ex maggioranza, guidata dal primo cittadino dimissionario. Nella porzione opposta della barricata, invece, la maggioranza uscente sembrerebbe aver raggiunto l’accordo tra le forze e i rappresentanti in campo. Manca qualche piccolo affinamento, che dovrebbe essere questione di qualche giorno o forse di poche ore. La quadratura del cerchio è raggiunta ma le quotazioni dell’ex primo cittadino vengono date in discesa. Lo stesso Deledda avrebbe deciso volontariamente di fare un passo indietro. Tra i papabili spunta, dunque, il nome di una donna, un volto d’esperienza, proveniente dalla società civile, che nelle intenzioni dovrebbe riunire e ampliare il consenso attorno alla formazione vicina al centro-destra. Non bisogna farsi trovare impreparati, del resto, nel caso in cui si vada al voto con una sola lista. I candidati dovranno essere, quindi, i più rappresentativi possibile dell’intera comunità. Così da superare agevolmente l’incubo di un eventuale quorum: il 50 per cento più uno degli aventi diritto. Un traguardo particolarmente difficoltoso per un centro nel quale si assiste ad un’astensione fisiologica di oltre un terzo degli elettori.

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