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Rubanu: «Murale abbattuto, un pezzo di storia perduto»

Rubanu: «Murale abbattuto, un pezzo di storia perduto»

ORGOSOLO. «Con il muro fatto abbattere vicino all’ex municipio di Orgosolo è crollato un altro pezzo di storia: quello che, con una sola immagine, una bella e significativa poesia del poeta-operaio...

23 aprile 2016
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ORGOSOLO. «Con il muro fatto abbattere vicino all’ex municipio di Orgosolo è crollato un altro pezzo di storia: quello che, con una sola immagine, una bella e significativa poesia del poeta-operaio Ferruccio Brugnaro, e qualche altra parola inserita qua e là, ci informava su cosa era stato il governo pentapartito». A qualche giorno dall’ordinanza di demolizione di un edificio storico del entro barbaricino, risalente agli anni venti del secolo scorso, si moltiplicano le reazioni sull’argomento. Nel dibattito si inserisce amche la voce di Pietrina Rubanu, ex insegnante del Liceo Scientifico e coautrice del libro “Murales Politici della Sardegna”. La pittura, venuta giù qualche giorno fa, travolta dall’attività delle ruspe, rappresentava secondo la docente, «un pezzo di storia italiana. Uno spaccato della storia mondiale. Le tematiche e gli avvenimenti ritratti riguardano, infatti, la coscienza collettiva e coinvolgono politicamente e socialmente tutti, nessuno escluso».

«Oltre alle decine di migliaia di turisti ogni anno, decine di scolaresche, non solo italiane, hanno affrontato lunghi viaggi per vederli. Ho illustrato e spiegato i murales del mio paese a troupe televisive provenienti da diverse parti d'Italia e d'Europa – racconta Pietrina Rubanu – ho accompagnato per le strade di Orgosolo Luís Sepúlveda (in compagnia del compianto collega e storico Giacomino Zirottu), Silvia Baraldini, Pablo Armando Fernández, Lance Henson, e molti altri personaggi dello stesso calibro. Non trovo parole né commenti adeguati per esprimere il mio più profondo sconcerto per l'abbattimento di un altro importante pezzo di memoria collettiva».

«Non mi rimane che fare mia una speranza: questo episodio serva da stimolo per una seria riflessione, da parte delle autorità e della popolazione orgolese, sulla importanza di opere che vanno ben al di là del puro e semplice valore artistico. (ma.s.)

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