La Nuova Sardegna

Nuoro

La festa per la Beata Mesina sul web diventa una sagra

di Mattia Sanna
La festa per la Beata Mesina sul web diventa una sagra

Orgosolo, un operatore turistico promuove un’escursione senza citare l’evento Polemiche per un quasi sacrilegio ignorate le celebrazioni religiose del 15 maggio

13 aprile 2016
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ORGOSOLO. La festa in in onore della Beata Antonia Mesina si trasforma in sagra dell'arrosto. È un vero e proprio sacrilegio, ai danni della comunità orgolese e dell'ignaro consumatore, quello che un operatore turistico ha realizzato recentemente, promuovendo una serie di tour ed escursioni per la Sardegna.

Il 15 maggio l’appuntamento è nell'entroterra barbaricino, dove si rinnova la festa intitolata alla giovane martire del borgo reso celebre dalle pitture murarie. Tuttavia, alla dimensione religiosa dell'evento non viene fatto alcun cenno.

Non si parla della celebrazione, né del pellegrinaggio nel luogo dove la ragazza, animata dalla profonda fede, venne uccisa, per aver resistito ad un tentativo di violenza. Nel cartellone, attraverso il quale si promuove la tappa, si fa riferimento unicamente al momento conviviale, al carattere gastronomico della manifestazione, probabilmente più appetibile ed invitante per i possibili partecipanti, invogliati ad aderire, perché attratti dal succulento profumo di arrosto.

A coloro i quali volessero iscriversi, inoltre, viene richiesta una quota di ventitré euro. Di questi, si viene a sapere, chiamando il numero telefonico dell'organizzazione, cinque andranno al comitato che prepara il pranzo. Niente di più falso, considerato che tutto ciò che viene generosamente offerto, in coincidenza con la ricorrenza, risulta assolutamente gratuito, essendo, inoltre, preparato indistintamente per ciascun presente, sia esso del paese o forestiero. Fa davvero specie, quindi, che ancora una volta si tenti di speculare sulle tradizioni e sull'accoglienza di questa o di quella comunità del centro Sardegna.

È intollerabile la prassi, purtroppo diffusa, portata avanti da chi, sempre con maggior frequenza, insegue profitti e soldi facili, passando sopra la cultura e l'identità di un popolo, che certamente meritano rispetto.

Far passare una data importantissima per il paese dei murales alla stregua di una sagra qualsiasi lascia davvero contrariati e infastiditi. L'appello, insomma, è ricordo ancora una volta a quanti decidono di avventurarsi in questi tour, affinché diffidino da certe proposte, documentandosi a fondo, prima di farsi abbindolare da certi viaggi, diffidando, insomma, da proposte non sufficientemente chiare, né dettagliate.

L'auspicio, infine, è che il signor L.T., autore della proposta, riveda correttamente il contenuto della visita a Orgosolo, ritoccando anche il relativo prezzo e chiedendo ovviamente scusa alla comunità dei murales.

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