La Nuova Sardegna

Nuoro

Assalti ai blindati, restano tutti in cella

di Valeria Gianoglio
Assalti ai blindati, restano tutti in cella

Dopo la convalida dei fermi a marzo, arriva la prima pronuncia del gip di Cagliari per i 19 indagati della maxi operazione

10 aprile 2016
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NUORO. Torna in carcere l’unico del gruppo che finora era stato scarcerato, su disposizione del gip di Lanusei, e lasciato con il solo obbligo di dimora: l’ogliastrino di Villanova Strisaili, Pietro Paolo Lotto. Mentre vengono confermati tutti i fermi che un paio di settimane fa erano passati al vaglio dei gip di diversi tribunali isolani e non avevano registrato scossoni o cambiamenti di rotta rispetto alle richieste della Dda di Cagliari che li aveva disposti.

E così, all’alba di ieri mattina, i 19 indagati della maxi inchiesta sugli assalti ai furgoni portavalori che qualche settimana fa erano stati sottoposti a un decreto di “fermo di indiziato di delitto” firmati dal pm Danilo Tronci, hanno ricevuto, questa volta, un ordine di custodia cautelare disposto dal gip Cristina Ornano per gli stessi fatti. Le ordinanze sono state notificate anche a casa degli unici due indagati latitanti: sono Simone Balloi, di Fonni, e Antonello Mesina, di Orgosolo. Le ordinanze di custodia cautelare disposte dal gip di Cagliari sono state necessarie per via di una norma del codice di procedura penale.

Il codice stabilisce, infatti, che le udienze di convalida per qualunque indagato debbano essere fatte nei tribunali di residenza degli indagati e nel caso dell’inchiesta sugli assalti ai furgoni portavalori si sono tenute alla fine di marzo a Nuoro, Sassari e Tempio. Al termine di quelle udienze di convalida i gip dei tribunali di Nuoro, Sassari e Tempio avevano deciso in gran parte di convalidare i fermi degli indagati e nel contempo, assecondando una richiesta della Dda, si erano dichiarati incompetenti e avevano deciso di restituire le carte dell’inchiesta alla stessa Dda. In questi casi, la norma prevede, però, che dopo la restituzione delle carte, sulla stessa questione si debba pronunciare il gip del tribunale che è stato dichiarato competente: in questo caso è quello di Cagliari.

E così siamo arrivati alle ultime ore, dunque, quando il gip del tribunale di Cagliari ha firmato le ordinanze di custodia cautelare in carcere per tutti gli indagati dell’inchiesta. E, a differenza di quanto aveva disposto il gip del tribunale di Lanusei, ha ritenuto che anche per l’indagato di Villanova Strisaili, Pietro Paolo Lotto, fosse necessaria la custodia cautelare in carcere e non un più blando obbligo di dimora nel suo paese.

Resta in carcere, dunque, anche l’ex vicesindaco di Villagrande Strisaili, Giovanni Olianas, uno dei presunti big dell’inchiesta seguita dalla squadra mobile e dalla guardia di finanza nuorese in collaborazione con la polizia di Cagliari.

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