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Nuoro

Il sindaco: «Meno tasse appena pagati i debiti»

Il sindaco: «Meno tasse appena pagati i debiti»

Macomer, annuncio di Antonio Succu all’assemblea nelle caserme Mura Il bilancio dell’attività della giunta a metà mandato tra mille problemi

20 marzo 2016
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MACOMER. «Pagati i debiti, ridurremo le tasse». Il sindaco, Antonio Succu, lo ha detto all’assemblea di cittadini convocata nelle caserme Mura per un bilancio di metà mandato, e l’annuncio ha scatenato un’ovazione e cinque minuti di applausi. Il comune finirà presto di pagare i debiti ereditati da vent’anni di cause che hanno ridotto la città in braghe di tela e subito dopo allenterà la stretta fiscale imposta da un indebitamento che chiedeva risposte.

Incontro con la città. Di debiti, tasse, cose fatte e cose da fare si è parlato nel corso di un incontro con i cittadini convocato dalla giunta e della maggioranza che ha affollato il padiglione Filigosa delle caserme Mura. Finanza pubblica, tasse, coinvolgimento della città e dei giovani, scuole, stato sociale ed emergenze sono i temi sui quali si sono soffermati gli interventi che hanno raccontato una città messa in ginocchio dalla crisi, ma che dopo i sacrifici inizia a rialzarsi.

Le basi per la ripresa. Il sindaco Succu, che ha tratto le conclusioni dopo gli interventi di assessori, consiglieri e soggetti che hanno dovuto fare i conti con i mille problemi e con le contraddizioni di Macomer, ma che credono nelle sue capacità e nelle sue potenzialità, si è soffermato sui temi affrontati in trenta mesi di amministrazione che hanno posto le basi di una ripresa sulle quali si è iniziato a ricostruire. Il sindaco ha riepilogato le cose fatte in due anni e mezzo durante i quali si è cercato di realizzare le cose indicate nel programma e di affrontare le emergenze, tantissime, con le quali la città ha dovuto fare i conti.

Un lavoro di squadra. Si è rivelato vincente il lavoro di squadra che ha coinvolto la giunta, i consiglieri «ma anche e soprattutto i tanti amici che ci hanno accompagnato dall’inizio di questa esperienza – ha detto Succu –, dandoci suggerimenti, avanzando proposte e muovendo critiche, talvolta severe, ma sempre costruttive». Il sindaco, che si definisce «l’allenatore» della squadra, ha detto che da questa esperienza emerge e si sta formando una nuova classe dirigente che farà crescere Macomer.

Si pagano i debiti. Poi ha posto l’accento soprattutto su un aspetto. «Abbiamo restituito dignità alla città – ha detto – pagando i debiti delle espropriazioni che in 20 anni hanno continuano a crescere senza che nessuno si sia mai preoccupato di pagare». I temi specifici sono stati affrontati da assessori e consiglieri. Gian Franco Congiu ha parlato della politica finanziaria prudente e oculata portata avanti in questi anni. «Abbiamo amministrato la finanza pubblica – ha detto – con le regole del “buon padre di famiglia”, con prudenza contabile e oculatezza, contando solo sulle entrate certe, riducendo le spese superflue, mantenendo i servizi essenziali, investendo senza contrarre debiti ma riducendo quelli che arrivavano dal passato e rimodulandoli per alleggerire le rate. Abbiamo evitato di “fare cassa” con gli appalti selezionando gli interventi e scelto di investire sulla sicurezza di scuole e impianti sportivi».

La centralità. Sergio Masia ha spiegato che si è passati dalla «politica dello scontro» che ha involgarito la politica a Macomer alla politica del fare. Rossana Ledda la richiamato il ruolo centrale di Macomer nell’economia della Sardegna. Tiziana Atzori ha raccontato come sono state salvate la mostra del libro e la stagione di prosa del Cedac, Giovanni Biccai del ruolo di Macomer e Marco Gordini dell’impegno quotidiano nel risolvere i problemi. (t.g.t.)

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