La Nuova Sardegna

Nuoro

Bandi per il servizio civile: in tre finiscono a processo

di Valeria Gianoglio

Sotto accusa l’ex sindaco di Orgosolo, un ex assessore e un dipendente comunale In tribunale depongono due componenti della commissione selezionatrice

16 marzo 2016
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NUORO. «La selezione? Nella precedente c’erano state delle difficoltà per cui, in questa seconda occasione abbiamo deciso di fare le cose con tutti i crismi e di fare un paio di test di inglese e di informatica. Io ero nella commissione che doveva selezionare i ragazzi per i due progetti del servizio civile»: ieri mattina, davanti al tribunale collegiale presieduto da Giorgio Cannas, al processo che vede l’ex sindaco di Orgosolo, Dinigi Deledda, l’ex assessore Bora Podda, e il capo dell’ufficio tecnico, Agostino Murgia, imputati di abuso d’ufficio in relazione alle selezioni per due progetti di servizio civile, hanno deposto come testimoni dell’accusa due componenti della commissione che doveva scegliere i giovani da destinare proprio a quei progetti. Secondo la Procura, che poi ha ottenuto il rinvio a giudizio di Deledda, Podda e Murgia, i tre attuali imputati, in quella selezioni, avrebbero fatto di tutto per favorire alcuni candidati.

Correva il luglio del 2011 e, come ha raccontato ieri ai giudici la pedagogista Cristina Fronteddu rispondendo alle domande del pm Andrea Vacca, «avevo ricevuto l’incarico di fare il commissario per la selezione del servizio civile nazionale. Si trattava di due progetti legati ai servizi sociali. Dovevo supportare il Comune di Orgosolo nel fare questi due progetti. Nella commissione, oltre a me, c’erano anche il signor Lavra e Agostino Murgia. Ai candidati abbiamo fatto un test di informatica, uno di inglese, e un colloquio. Volevamo fare le cose con tutti i crismi perché nella precedente selezione c’erano stati alcuni problemi. La responsabile del progetto era l’assessore Podda, mentre il presidente della commissione era Agostino Murgia. Il colloquio con i candidati lo abbiamo fatto nel luglio 2012, al piano terra del municipio di Orgosolo, nell’aula consiliare».

«Ai colloqui poteva assistere il pubblico e gli altri concorrenti?» le chiede il pm Andrea Vacca. «Sì – risponde la pedagogista – le porte della sala erano aperte e chiunque poteva sentire».

«È sicura?» insiste il pubblico ministero. «Sì – risponde lei – lo ricordo molto bene». «Quel giorno – continua la teste – abbiamo sottoposto i candidati a un test psico-attitudinale. Si chiama “test Minnesota” e viene utilizzato, in genere, dalle grosse ditte quando devono selezionare chi assumere. La domanda che rivolgevamo a tutti i candidati, era: “Che cosa ti aspetti da questa esperienza di servizio civile?”». Nella prossime udienze, in aula deporranno anche i testi della difesa: Dionigi Deledda è difeso da Basilio Brodu, Bora Podda è difesa da Giovanna Angius e da Andrea Gaddari. La prossima udienza

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