La Nuova Sardegna

Nuoro

Orgosolo, peste suina Prove tecniche di dialogo

di Mattia Sanna
Orgosolo, peste suina Prove tecniche di dialogo

Continuano gli incontri tra gli allevatori e il commissario Felice Corda «Siamo al lavoro per individuare le scelte che arrechino il minor pregiudizio»

11 marzo 2016
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ORGOSOLO. Peste suina: continuano gli incontri con gli allevatori. «Stiamo gettando le basi per un nuovo sviluppo del comparto suinicolo» commenta il commissario di Orgosolo Felice Corda. Vanno avanti con una certa frequenza e regolarità le riunioni promosse dal dirigente regionale, incaricato della reggenza del municipio barbaricino, e i pastori. Durante i diversi appuntamenti si è registrato un progressivo aumento dei partecipanti, segno che gli sforzi messi in campo dall’ex direttore dell’Ente foreste di Nuoro, vanno nella direzione giusta. «Bisogna costruire un confronto fondato sulla lealtà e sulla fiducia reciproca» aveva sostenuto qualche settimana fa Corda. E sembra che, dunque, i propositi e gli auspici annunciati si stiano traducendo nel concreto. Anzitutto, ora si dovrà procedere ad un censimento di tutte le posizioni di irregolarità. Valorizzando le aziende non denunciate e i capi tenuti al pascolo brado. Dalle premesse sembrerebbe che i numeri siano piuttosto elevati, oltre qualsiasi aspettativa. In secondo luogo, si dovranno individuare spazi adatti ai ricoveri, all’interno dei quali il bestiame non entri in contatto con gli animali selvatici, portatori dell’epidemia. Capitolo a parte, sul quale si stanno studiando soluzioni e opzioni possibili, è quello delle terre civiche, che per loro definizione non possono essere recintate.

Una deroga all’impianto normativo dovrebbe ipotizzare una soluzione temporanea, rivolta a quelli allevatori che non dispongono di superfici private. Fare una cernita accurata dei suini, attraverso la collaborazione dei tecnici dell’Agris, effettuando le analisi e individuando i maiali sani e quelli malati, d’altra parte, è il passaggio immediatamente successivo. I portatori del virus andranno conseguentemente isolati e tenuti in quarantena, mentre nei casi in cui la malattia abbia raggiunto determinati livelli di gravità si dovrà inevitabilmente procedere agli abbattimenti.

«Siamo al lavoro per individuare le scelte tecniche, che arrechino il minor pregiudizio agli allevatori – commenta Felice Corda –. Sono, inoltre, piacevolmente sorpreso dalla disponibilità registrata da parte dei pastori e dalla competenza e conoscenza sulla materia. Un aspetto che può tornare certamente molto utile anche in questa particolare fase di approfondimento e indagine – aggiunge –. Una volta completato, quindi, il processo di emersione delle aziende e ottenute le relative certificazioni, i pastori otterranno importanti risorse finalizzate alla salubrità e alla salvaguardia del benessere animale, grazie alle quali il comparto potrà realmente risollevarsi e proiettandosi verso opportunità di sviluppo e crescita occupazionale» conclude il commissario straordinario.

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