La Nuova Sardegna

NUORO. Durante la lunga e complessa udienza preliminare, il perito del giudice ne aveva già stabilito la «capacità di partecipare in modo consapevole al processo», ma per il suo difensore Marco Lisu, Angelo Demontis, originario di Escalaplano, deve essere sottoposto a una nuova perizia psichiatrica, disposta, questa volta, dal collegio che lo sta giudicando come componente dell’assalto al furgone portavalori che il primo dicembre 2011 aveva ridotto la statale tra Nuoro e Siniscola a un ammasso di lamiere.

Demontis, quel giorno, era stato trovato sanguinante e in stato di shock, su una stradina parallela alla 131 dcn, vicino a un distributore di benzina. «Lo hanno abbandonato lì i suoi complici, dopo il fallito assalto al furgone portavalori», avevano stabilito, da subito, gli investigatori intervenuti dopo la rapina. Ma lui non aveva mai ammesso nulla, anche perché, per un discreto numero di mesi aveva dovuto affrontare un lungo periodo di degenza.

Sin dai primi istanti, il suo difensore, Marco Lisu, aveva chiesto che venisse sottoposto a una perizia psichiatrica. La perizia era stata disposta dal gup del tribunale di Nuoro, dopo che, tra l’altro, esistevano già alcune consulenze di parte che attestavano come Demontis, almeno all’epoca delle analisi, fosse affetto da qualche problema mentale. L’ultima analisi, tuttavia, disposta proprio dal giudice per l’udienza preliminare aveva stabilito che l’imputato era capace di affrontare il processo in modo consapevole, e che non aveva alcun vizio di mente, nemmeno parziale.

Ma la difesa, ieri mattina, ha presentato una nuova richiesta di perizia psichiatrica. «Per me non è affatto necessaria, esistono già le carte che attestano la piena capacità di intendere e di volere di Demontis», ha ribadito il pm Giorgio Bocciarelli. Il collegio giudcante deciderà nella prossima udienza fissata per l’inizio di aprile. (v.g.)