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Cala il sipario su un Carnevale ricco di emozione e bellezza

di Mattia Sanna
Cala il sipario su un Carnevale ricco di emozione e bellezza

MAMOIADA. Caterina Murino incanta il paese delle maschere. La commozione interrompe, più volte, le parole. Il volto è illuminato da un sorriso sgargiante. Un’espressione radiosa, uno stile amichevole,...

14 febbraio 2016
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MAMOIADA. Caterina Murino incanta il paese delle maschere. La commozione interrompe, più volte, le parole. Il volto è illuminato da un sorriso sgargiante. Un’espressione radiosa, uno stile amichevole, una semplicità disarmante. Sarebbe riduttivo sostenere che il borgo dei Mamuthones e degli Issohadores, un piccolo ma straordinario microcosmo racchiuso nella profonda Barbagia si è fatto conquistare e ammaliare da una donna certamente affascinante e innegabilmente bella. A sedurre, conquistare, rapire la platea della sala consiliare, gremita, e i presenti, sono stati, ancor di più, lo charme, l’eleganza, l’umiltà di un’attrice, che ha girato il mondo e percorso il cursus honorum di una brillante carriera. Eppure, si sente figlia di questa terra. Per l’occasione, l’attrice cagliaritana ha ricevuto in dono i simboli delle maschere di Mamoiada. Una “visera”, confezionata dall’artigiano Vito Sale e una “soha”, intrecciata da Gesuino Gungui. Durante la parte conviviale, ospitata dalla cantina Puggioni, impreziosita dall’inebriante Cannonau e dalle eccellenze della gastronomia, animata dalla fisarmonica di Alice Ladu, Caterina Murino si è lasciata rapire dalle antiche danze, cimentandosi nei ritmi e nelle coreografie arcaiche. L’onorificenza del “Mamuthone e Issohadore ad honorem, celebratasi mercoledì scorso, giunge quest’anno alla quattordicesima edizione, portando nella ricorrenza attuale una serie di novità. L’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Luciano Barone e l’assessore alla cultura Francesco Crisponi, ha chiamato e reso protagoniste diverse realtà. A cominciare dall’associazione Atzeni-Beccoi, rappresentata da Alessandro Gungui, passando poi per la cooperativa Viseras e per i suoi tre soci Mario e Gianluigi Paffi con Rita Mele, senza dimenticare la società tutta in rosa “Mèskes” e la sua titolare Manuela Gungui, per terminare, infine, con la Pro loco, che ha riconosciuto il proprio contributo alla kermesse, con la partecipazione attiva della presidente Giuliana Gungui, Antonio Mele e Bastiano Canu. Gli appuntamenti ufficiali del Carnevale si sono conclusi ieri con la pentolaccia in maschera, organizzata presso la sala comunale, dalla associazione Ipotenusa.

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