La Nuova Sardegna

Nuoro

Riforma nel mirino, il centrodestra annuncia la battaglia

di Pietro Rudellat
Riforma nel mirino, il centrodestra annuncia la battaglia

Manifestazione per aprire le ostilità contro la giunta regionale Pittalis: «È il primo passo verso una grande mobilitazione»

07 febbraio 2016
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NUORO. Hanno scelto un luogo simbolo come l'Università di Nuoro in via Salaris per quella che è stata descritta come la prima tappa di una marcia contro la Riforma degli Enti Locali voluta dalla Regione. Un parlamentare europeo, consiglieri regionali, sindaci, assessori, consiglieri comunali e attivisti: il centro destra sardo ha schierato le sue truppe davanti alla sede dell'Università nuorese e ha mosso all'attacco della maggioranza di sinistra alla Regione. Nel mirino la riforma degli Enti Locali e soprattutto il punto caldo del Polo Culturale di Nuoro. Ad aprire il fuoco Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale e promotore della manifestazione.

«Oggi si compie il primo passo di una grande mobilitazione che vuole coinvolgere sindaci e attività produttive del territorio. Abbiamo voluto partire da qui, davanti alla sede dell'Università, un luogo simbolo di un territorio che il centro sinistra vuol far morire. Nel nuorese si è già spento il sistema industriale, ora l'attacco è portato al polo culturale che da sempre rappresenta l'eccellenza di questo territorio. Lo spostamento a Cagliari è una autentica rapina da parte della Giunta Pigliaru che ha sottratto a Nuoro centri come il Man, la Biblioteca Satta e l'Università. Questo scippo è una manovra del Pd che non ha sopportato la sconfitta elettorale in città. E non si dica che così si sono salvato posti di lavoro, perché è l'ennesima menzogna. Il senso di questa nostra presenza è un appello al Presidente Pigliaru, perchè restituisca a Nuoro il maltolto».

Più duro l'intervento di Peppe Montesu, consigliere comunale a Nuoro: «Siamo alla presenza del mercato delle vacche da parte del Pd. Questa manovra è soltanto la spartizione di poltrone e basta e questo scippo ha un nome e un cognome ben identificabile in città. Non riescono ad accettare la sconfitta nelle ultime elezioni e cercano una rivincita distruggendo la città». «Ci siamo strenuamente battuti contro questa riforma – ha detto nel suo intervento il consigliere regionale Luigi Crisponi – tentando di evitare questo spregevole scippo nei confronti della nostra città, ma purtroppo hanno avuto ragioni le logiche di spartizione del PD. Questa città è la memoria storica della Sardegna e oggi è stata derubata di tutto quello che rappresenta l'autentica ricchezza di questo territorio. L'aula ha vergognosamente votato per lo scippo e tutto questo perché il Pd possa avere qualche poltrona. Ma così facendo hanno affossato la città». Anche Stefano Coinu, sindaco di Fonni ha attaccato la manovra. «Una manovra – ha detto – che evidenzia il tentativo di strappare a questo territorio le eccellenze che da sempre lo caratterizzano. E noi lanciamo oggi un urlo di dolore perchè questo è soltanto l'inizio di quello che purtroppo accadrà a questo territorio se non avremo la forza di lottare e cambiare le cose».

A chiudere la manifestazioni sono stati l'ex presidente della Regione, Ugo Cappellacci e l'eurodeputato Salvatore Cicu. «Il primo nostro intendimento – ha detto Cappellacci – è quello di coinvolgere le popolazioni del territorio. Questa riforma è nata negli incontri fra il centro sinistra e non ha coinvolto i cittadini che oggi si sentono completamente tagliati fuori. Non c'è stato confronto neppure in Consiglio Regionale e i consiglieri di questo territorio non lo hanno mai difeso. Questa riforma realizza il criterio della politica del centrosinistra, più tasse, più poltrone e meno servizi. Stiamo assistendo alla morte di Nuoro e del suo territorio e noi non possiamo stare in silenzio». «Questo è l'ennesimo misfatto di una Giunta Regionale incompetente – ha concluso Salvatore Cicu – La cultura è la storia e l'identità di un territorio, non può essere scippata da un giorno all'altro. Questa è una riforma degli Enti Locali senza idee, ma fatta soltanto per sistemare gli amici e gli amici degli amici. La giunta Pigliaru ha finito con il distruggere questo territorio e la Sardegna intera. Noi tutti stiamo assistendo ad una fuga dalla nostra isola, perché ormai manca anche la speranza. Noi siamo qui per denunciare al alta voce lo scippo perpetrato da Pigliaru e dai suoi ai danni della Sardegna».

Al termine della manifestazione i rappresentanti del centro destra, nell'ottica del coinvolgimento delle istituzioni del territorio, hanno voluto incontrare il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu e il commissario del Consorzio Universitario «perché anche loro hanno espresso un giudizio negativo sulla riforma» ha detto Pittalis.

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